Nella provincia di Piacenza arrivano le sedute di logopedia a distanza. “Non posso fare la logopedia, dottore. Abito fuori città e tra lavoro e famiglia non riesco a partecipare alla terapia. Capisco che ne ho bisogno ma come faccio? Cinquanta minuti per venire a Piacenza, cinquanta per tornare, senza contare il parcheggio”. Sono alcune delle considerazioni espresse dai pazienti che, loro malgrado, avevano bisogno della rieducazione logopedica ma che sono stati costretti a interrompere la terapia per motivi logistici. Le esigenze di queste persone hanno convinto l’Ausl a premiare la proposta avanzata nell’ambito di un bando di ricerca dedicato alle professioni sanitarie. Si tratta di un nuovo progetto che unisce la professionalità alla tecnologia. Su 115 pazienti presi in carico, 78 non erano residenti in città, addirittura 2 provenivano da fuori provincia e 9 da un’altra regione.
Il progetto
Per questo l’Ausl di Piacenza ha creato quattro postazioni logopediche disponibili nei quattro presidi ospedalieri di Bobbio, Fiorenzuola, Castelsangiovanni e Podenzano (Casa della salute): quattro postazioni informatiche dotate di computer, sistema audio e webcam in alta definizione. Postazioni grazie alle quali i pazienti possono partecipare alle sedute condotte dalla logopedista Michela Benvenuti raggiungendo l’ospedale più vicino senza dover raggiungere per forza Piacenza. A un anno di distanza dall’inizio del progetto gli esiti sono incoraggianti. L’esperienza piacentina ha suscitato molto interesse a livello nazionale e nel giugno scorso la logpedista Benvenuti è stata protagonista di una relazione all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove si è svolto un importante evento scientifico di respiro nazionale dedicato alle nuove frontiere dell’assistenza a distanza. Nei giorni scorsi la professionista piacentina ha partecipato al 18esimo congresso nazionale dell’AITIM ad Aosta raccontando gli esiti e le prospettive del progetto.