Calcio, ecco i “Punti di vista” di Andrea Amorini: Alessandria – Piacenza

Arezzo - Piacenza

Vincere senza essere brillanti è il segnale della grande squadra. E questo è il marchio di fabbrica di questo Piacenza. Ad Alessandria infatti la squadra ha chiaramente dimostrato di non essere al meglio per il momento di rallentamento di diversi giocatori e per le tre partite in una settimana, giocando una gara fatta di intelligenza tattica, intensità e malizia capitalizzando gli errori dell’Alessandria che sono arrivati puntualmente. Il segnale in primis a se stesso e poi al campionato di questo Piacenza è chiaro, la squadra di Franzini non è e non sarà una meteora. Adesso è il momento di 6 partite da qui al 30 dicembre, il momento di raccogliere il massimo dei punti possibili per arrivare alla pausa con una classifica che premi le prestazione dei biancorossi. E pausa vuol dire anche mercato. Voi se aveste un solo colpo da fare di mercato dove migliorereste il Piace? Parto io dicendovi una punta centrale in grado di crearsi le occasioni in autonomia… voi che pensate?

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