Riordino Consorzi di Bonifica, i dubbi di Francesconi

Questo il comunicato del Consigliere regionale Francesconi relativo al Progetto di legge di riordino dei consorzi di bonifica il cui iter è cominciato oggi in commissione regionale Territorio, Ambiente e infrastrutture:"Al via la prima razionalizzazione fasulla che porterà , a fronte del risparmio di poche centinaia di euro non porterà nei fatti alcun concreto beneficio", così Luigi dei consorzi di bonifica. Se la legge regionale, che ha iniziato il suo iter in Commissione Territorio, Ambiente e Infrastrutture, dovesse passare, gli attuali quattordici Consorzi di bonifica verranno ridotti, entro settembre, a otto di dimensione provinciale. Questa trasformazione porterà alla costituzione di Consigli di Amministrazione di soli tre membri, per ora nominati dalla Regione."Per risparmiare i gettoni di presenza di alcuni Consiglieri – spiega Francesconi – si dà l’avvio ad una riforma inutile, che non farà calare se non, appunto, di poche centinaia di euro, i costi di funzionamento del sistema poiché le strutture ed il personale rimarranno sempre quelli. Il rischio evidente è che si perda quell’interazione tra Consorzi e bisogni del territorio che in questi anni avevano fatto si che tanti lavori venissero effettuati in modo efficiente e capillare. Il fatto poi che i Consigli di Amministrazione saranno nominati dalla Regione, anche se solo per il periodo di transizione, mi fa supporre che avverrà quello che già è avvenuto per la caccia: la politicizzazione anche di questi organi esautorando Comuni, agricoltori e proprietari immobiliari.Anche per quanto riguarda i risparmi, ancorchè minimi, che si verranno a creare, la speranza che venissero utilizzati per cancellare l’iniqua tassa che grava sui proprietari immobiliari è ben presto naufragata poiché si dice chiaramente nella delibera accompagnatoria al provvedimento che "saranno destinati prioritariamente a soddisfare le più urgenti esigenze del territorio e delle imprese consorziate", cosa che già dovrebbe fare la Regione con fondi propri".

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