Capannone di logistica a Roncaglia, scontro in consiglio comunale. AUDIO

In consiglio comunale è scontro sul nuovo capannone di 76mila metri quadrati che dovrebbe essere insediato nell’area di Roncaglia. Una struttura a vocazione logistica: l’amministrazione comunale ha dato l’ok alla variante urbanistica richiesta dalla “Piacenza Est” di Marino Bertoli, società proprietaria dell’area dal 190mila metri quadrati destinata ad accogliere la struttura.

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In sostanza la maggioranza sostiene di aver ereditato un progetto ormai inarrestabile dalla scorsa amministrazione. Dichiarazioni a cui si oppongono i consiglieri del centrosinistra secondo i quali invece non c’era nulla di scritto e il progetto poteva essere interrotto. Un progetto che risale al 2006.

“Ne faccio una questione politica – ha detto Stefano Cugini, capogruppo del Pd – il sindaco ha detto in una recente intervista che la pratica della variante urbanistica era sul tavolo della passata amministrazione, nella fattispecie dell’allora assessore Cugini. Per evitare di sbagliarmi sono andato a controllare e dal 2012 al 2017 non c’è traccia di alcuna delibera da parte mia. Sulla mia scrivania non c’era alcuna pratica legata alla variante. Di conseguenza la decisione è tutta vostra, solo che non volete prendervi la responsabilità di questa decisione”.

“Le bugie hanno le gambe corte – risponde Tommaso Foti di Fratelli d’Italia – nell’aprile 2017 l’ex assessore Silvio Bisotti dichiarò che la proposta di variante era stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale dell’Emilia Romagna, con 60 giorni di tempo per opporsi. La proposta della società Piacenza Est riguardava un piano già autorizzato per un’area già destinata a funzioni logistiche e produttive. La logistica, dunque, non esce oggi, c’era già dentro. Chi era contrario aveva 60 giorni di tempo per opporsi ma nessuno lo ha fatto: Legambiente non dica che non lo sapeva. Bisotti puntualizzò che la pratica sarebbe stata conclusa dalla amministrazione precedente, la nostra, ma per un motivo ben preciso: non si poteva chiudere la pratica perché erano ancora attesi i pareri di Provincia e Arpae. Pareri favorevoli giunti nei mesi scorsi”.

Fa eco il sindaco Patrizia Barbieri: “Innanzitutto non parliamo di un nuovo polo logistico, io sono stanca di queste mistificazioni. Si tratta di un iter che non potevamo fermare”.