Sicurezza, il sottosegretario alla Giustizia: “Il Governo si adopererà per Piacenza»

«E’ certamente positivo che il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, sia venuto a Piacenza in visita alla Casa circondariale, al Tribunale, poi in Prefettura e in Comune, perché una delle caratteristiche di questo Governo è la vicinanza ai territori e alle popolazioni e l’ascolto delle questioni che li riguardano». Lo ha dichiarato la deputata leghista Elena Murelli, che ha accompagnato il sottosegretario a tutti gli appuntamenti, insieme al consigliere regionale del Carroccio, Matteo Rancan.

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«Morrone si è particolarmente interessato alla questione dell’ordine pubblico. Oggi sono state poste alla sua attenzione alcune situazioni, di cui ha promesso di interessarsi. Ritengo sia importante e utile che cittadini e enti locali instaurino un dialogo costante con chi li rappresenta a Roma per raggiungere risultati importanti a beneficio dell’intera comunità».

Dagli incontri con il presidente del Tribunale, Stefano Brusati e il procuratore capo Salvatore Cappelleri, è emerso che la giustizia piacentina è ben organizzata, con magistrati che fanno rete con altre procure per inchieste importanti, anche se si avverte la carenza di personale amministrativo. Così anche durante l’incontro sulla sicurezza con il prefetto Maurizio Falco, il questore Pietro Ostuni e i comandanti provinciali dei Carabinieri, Michele Piras, e della Guardia di Finanza, Daniele Sanapo, è emerso che la collaborazione è buona. Cordiale è stato anche l’incontro con il sindaco Patrizia Barbieri.

Il sottosegretario ha sottolineato come «la sicurezza sia una delle priorità di questo Governo, ne è prova il “pacchetto sicurezza/giustizia” che sta procedendo a tempi di record».

«La vicinanza alle Forze dell’ordine e l’attenzione alla sicurezza, che da anni distinguono le politiche della Lega – ha commentato Rancan – si è concretizzata con l’arrivo del sottosegretario Morrone a Piacenza. Per quanto mi riguarda, dalla Regione terrò monitorata la situazione per poter segnalare ai nostri parlamentari e al Governo disfunzioni o situazioni critiche».