Operaio omosessuale minacciato in azienda, Arcigay: “Il silenzio delle istituzioni la peggior risposta”

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’Atomo Arcigay.

Radio Sound

La nostra associazione è lieta di apprendere dell’eco mediatico locale e nazionale che ha avuto la recente notizia di discriminazione omofobica sul luogo di lavoro riferita da un 28enne piacentino. Precisiamo che il ragazzo non è stato licenziato, in quanto il suo contratto, tramite agenzia interinale, è stato lasciato finire senza che venisse rinnovato. La notizia è che un giovane lavoratore sia stato discriminato a lavoro con battute, minacce pesanti e intolleranti per il suo orientamento sessuale. Visto lo scalpore suscitato e i tanti messaggi di supporto, siamo convinti che in una società che si reputa democratica e libera non ci possa essere spazio per nessun tipo di discriminazioni e noi ci batteremo sempre per questo, aiutando coloro che vorrano rivolgersi a noi per casi analoghi. Come Associazione, il nostro è un intento educativo ed informativo verso la cittadinanza portando avanti programmi di educazione alla diversità e di educazione sessuale; non siamo interessati invece all’aspetto punitivo e legale di queste vicende. Spiace invece notare come, ad oggi, non ci siano stati nessuna presa di posizione o comunicati di solidarietà al ragazzo da parte delle istiuzioni locali e del sindaco di Piacenza. Il silenzio, in questo caso, è la peggior risposta.