Le baby risse finiscono in parlamento, Murelli (Lega): “La vita vera non è sui social”

Il caso del fight club piacentino tra adolescenti finisce in Parlamento. Lo ha portato, in sede di comunicazioni alla Camera il 25 ottobre, la deputata Elena Murelli (Lega): “E’ un episodio triste vedere adolescenti fra i 13 e i 17 anni, che si danno appuntamento sui social per picchiarsi. Ed è triste vedere i compagni che li incitano come fossero in arena. Tra l’altro è emerso che uno su quattro sapeva” ha detto Murelli.

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La parlamentare ha poi ringraziato le Forze dell’ordine, che ne hanno identificati una settantina «e in particolare il questore Pietro Ostuni per il lavoro che sta svolgendo» e anche per l’incontro con i presidi. I ragazzi, conclude Murelli, «non capiscono cosa sia importante e pericoloso. I social sono un mezzo di comunicazione meraviglioso. Ma la vita vera è fuori, non è quella virtuale. Ritornate alle chiacchiere da bar e da muretto. Un appello a genitori e insegnanti: prestate attenzione a cosa dicono e fanno i giovani. I primi segnali di crisi vengono anche da lì».