Il 20 ottobre si apre allo Spazio Rosso Tiziano la mostra “Due mondi a confronto”

Si apre a Piacenza la mostra “Due mondi a confronto”, quello di Maurizio Brambilla e quello di Paolo Terdich. Entrambi pittori, membri di un gruppo di artisti noti sotto il nome di Eoykos. I due mondi che si confrontano sono le anime creative di personaggi di spicco del mondo dell’arte contemporanea italiana in un momento molto particolare della nostra storia.

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Figurazioni che rimandano talvolta al mondo classico, altre volte ci presentano scenografie metafisiche in cui figure e gli elementi naturali si dispongono come sulla scacchiera di un ipotetico teatro della vita.
Se Maurizio Brambilla ci rapisce con i suoi labirinti e scenari silenziosi, Paolo Terdich ci incanta con una realismo estremo nel quale è piacevole lasciarsi coinvolgere fino a sentirsi parte di quel mondo, talvolta surreale, che appartiene intimamente al linguaggio espressivo dell’artista.

Uniti dall’eleganza formale e da un rigore compositivo particolarmente interessante, le opere esposte nell’autorevole cornice espositiva offerta dallo spazio ROSSOTIZIANO di Piacenza, offrono l’opportunità di indagare atmosfere irreali ed enigmatiche proprie della pittura che rimanda al realismo magico evocato dalle opere di Brambilla e generando un piacevole senso di disorientamento. Emozionano senza alcun dubbio le figurazioni iperrealiste di Terdich che mostrano un’abilità tecnica straordinaria ed un linguaggio espressivo applicato alla rappresentazione figurativa dell’acqua come non era ancora stato visto.

Punti di vista insoliti, trasparenze e realtà che trovano spazio interpretativo all’interno di una cultura ampia e raffinata, propria di chi non ama accontentarsi.

La mostra presenta dunque due linguaggi creativi differenti dove a dialogare sono le immagini classicheggianti del realismo magico intriso di metafisica di Brambilla e la pittura iperrealista di Terdich che rimanda alle esperienze statunitensi della metà del xx secolo quando Udo Kultermann per primo iniziò a parlare di hiperrealisme raggruppando altre nascenti correnti. In realtà l’espressività di
Paolo Terdich, a fronte della costante ricerca e sperimentazione creativa, esplode in tutta la sua potenza distanziandosi dal puro esercizio estetico, che caratterizzò molte esperienze storiche in tale ambito, elevando il gesto creativo al rango artistico grazie ad un’attenzione formale e contenutistica di grande spessore ed eleganza in eterno equilibrio tra metafisica e surrealismo.