Euro 4, Tagliaferri (FdI): “Ricadute negative, rinviare il blocco al 2020”

Ospedale di Castelsangiovanni

“La Giunta regionale non ha valutato le ricadute negative dello stop ai mezzi diesel Euro 4 e oggi ne paga le conseguenze”. Lo afferma Giancarlo Tagliaferri, presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia in Regione, commentando le reazioni indignate che si sollevano in tutta l’Emilia-Romagna, dopo che si sono palesati i diktat contenuti nel Pair 2020, il Piano dell’aria integrato regionale.

Radio Sound

“Prima è saltato fuori il divieto di utilizzo di stufe e camini, ora incombe la protesta per i divieti agli autoveicoli alimentati a diesel euro 4: un esercito di veicoli di proprietà di persone che lavorano, hanno famiglia e non hanno la possibilità di acquistare un’auto ogni 4-5 anni per far piacere al Presidente Bonaccini.

È vero che anche altre Regioni padane hanno assunto iniziative analoghe, ma molto meno restrittive dato che nel blocco sono coinvolti solo gli Euro 3, proprio come accade in Lombardia. Bonaccini vuole essere il primo della classe e gli emiliano-romagnoli sono chiamati a pagarne il conto.

In linea con quanto fatto dalle altre Regioni – spiega Tagliaferri – ho presentato un emendamento teso a modificare la normativa regionale differendo l’applicazione delle limitazioni alla circolazione degli autoveicoli ad alimentazione diesel nei centri abitati dei Comuni dell’agglomerato di Bologna e dei Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti, per quanto attiene alla categoria “Euro 4” al 1 ottobre 2020, alla categoria “Euro 5” al 1 ottobre 2025.

Fratelli d’Italia, già nella primavera del 2017, in occasione dell’approvazione del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR20202), aveva presentato una proposta emendativa in questo senso, già presagendo gli inevitabili disagi per i cittadini che ne sarebbero seguiti. Purtroppo, proprio come accaduto ad analoghi emendamenti in merito alle stufe ed ai camini, le nostre proposte caddero nel vuoto.

Ci auguriamo che oggi, alla luce della sollevazione popolare suscitata, la Giunta Regionale faccia marcia indietro, accogliendo ciò che da due anni ormai Fratelli d’Italia chiede a gran voce.