Come si organizza un evento, una manifestazione o una grande festa? Come si promuove il territorio? Sono state davvero tante le domande che, venerdì 14 settembre, gli studenti dell’indirizzo turistico dell’Istituto Romagnosi di Piacenza, hanno rivolto a Sergio Bertaccini, presidente della Pro Loco di Castel San Giovanni, e Valentino Matti, dell’associazione La Valtidone.
La lezione pratica di marketing territoriale è stata organizzata dalla professoressa Elisa Ferrari che nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro ha coinvolto due esperti del settore per attirare l’attenzione di due classi che stanno seguendo il percorso che porterà alla formazione di un profilo di manager del turismo.
Quale occasione migliore allora per avvicinare la scuola al mondo del lavoro? Portare esempi di successo, di eventi che sono in grado di fare marketing territoriale. Parliamo ad esempio di Cioccolandia, uno dei più importanti eventi della provincia piacentina oppure al ruolo dell’Info Point creato a Castel San Giovanni, per la promozione della Val Tidone e Val Luretta.
Bertaccini e Matti hanno quindi raccontato la promozione turistica a 360 gradi. “Il segreto – spiegano – è la collaborazione. Le varie associazioni e gli enti che si occupano di turismo devono lavorare insieme per poter valorizzare le eccellenze di un territorio. L’Info Point che abbiamo creato in Valtidone, per esempio, rappresenta una sorta di porta di ingresso, un biglietto da visita collocato in un luogo strategico, ma rientra in una rete volta a promuovere tutto la provincia. Pro Loco significa adulti, anziani e bambini che lavorano insieme, volontari di qualsiasi età che si divertono mentre contribuiscono ad alimentare l’attrazione turistica di un luogo creando eventi che vanno dalla grande festa di paese alla semplice presentazione di un libro”.
Ma come nasce la promozione turistica? “Nasce da un’idea che diventa brand – spiega Bertaccini -. Prendiamo per esempio Cioccolandia: oggi è uno degli eventi di maggior richiamo del piacentino, in grado di attirare visitatori da tutto il nord Italia. Ma non tutti sanno che questa manifestazione è nata dall’idea di cinque persone che un sabato pomeriggio hanno deciso di produrre un salame di cioccolato da offrire ai propri concittadini. Ad ogni edizione hanno aggiunto qualcosa in più e l’evento ha acquisito sempre più importanza fino alle dimensioni imponenti di oggi, tanti anni dopo quel sabato pomeriggio”.
“Un altro esempio è il sentiero del Tidone, 69 chilometri che permettono agli escursionisti di costeggiare il torrente da Calendasco al Penice alla scoperta dell’intera vallata – hanno continuato i due “docenti” -. Crearlo è stato un impegno enorme che anche in questo caso ha visto lavorare alacremente ragazzi del territorio e tanti volontari. Questo sentiero esiste da anni ma fino a poco tempo fa nessuno lo conosceva. Da poco abbiamo iniziato a promuoverlo, sempre grazie alla collaborazione tra le varie anime della Valtidone e Val Luretta: come Pro Loco, per esempio, stiamo lavorando per far conoscere questo percorso attraverso l’Info Point, l’associazione Sentiero del Tidone e l’associazione Confluenze. Operare insieme, dunque, questo è il segreto”.
L’attenzione degli studenti non è certo mancata così come le domande che riguardavano gli strumenti della comunicazione, dall’utilizzo di un ufficio stampa alla promozione sui canali social. Alla fine Bertaccini e Matti hanno saputo tenere testa alle giovani leve e per un giorno hanno vestito i panni dei professori, portando come esempio da studiare, modello da condividere, l’attività delle loro associazioni che puntando sul gioco di squadra e sull’unione d’intenti hanno creato un sistema in grado di fare promozione che può essere un volano per tutto il territorio.