I sindacati di polizia penitenziaria e non solo, Sappe, Sinappe, CGIL, CISL, FNS, USPP, CNPP, organizzano una protesta davanti al carcere delle Novate di Piacenza. Di seguito la nota ufficiale.
Si comunica che le scriventi organizzazioni sindacali, il prossimo 9 ottobre, con inizio alle ore 9,45, daranno luogo ad una manifestazione di protesta nei confronti della Direzione della Casa Circondariale di Piacenza per le annose e mai risolte problematiche che da anni affliggono l’istituto piacentino. Sarà l’occasione per rivendicare l’assenza di una valida organizzazione del lavoro, della difficoltà nelle relazioni sindacali con la direzione, degli eventi che si susseguono all’interno della struttura e che inducono le sigle rappresentative del personale di Polizia Penitenziaria ad invocare maggior sicurezza. Le condizioni pessime lavorative in cui si trovano a lavorare gli Agenti di Poliza Penitenziaria , le condizioni igienico-sanitarie ; la amncanza di dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro, la continua programmazione delle prestazioni di lavoro straordinario con conseguente mancato pagamento delle stesse ore di lavoro straordinario a fine mese non pagato per mancanza di fondi , e quanto altro , afferma GENNARO NARDUCCI Coordinatore Regionale Emilia Romagna e Marche , del sindacato USPP ( Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria ) , afferma nell’invio del documento sottoscritto da SAPPE USPP CISL SINAPPE CNPP CGIL.
Da anni si chiede all’Amministrazione Penitenziaria regionale e centrale di prendere in considerazione le difficoltà in cui versa la casa circondariale di Piacenza, ma mai sono state adottate iniziative in grado di ristabilire un sereno clima lavorativo all’interno della struttura stessa. La manifestazione avrà luogo nelle adiacenze del block house della casa circondariale di Piacenza, rappresentando fin d’ora che l’iniziativa è da considerarsi come monito agli organi dell’Amministrazione nel considerare che occorrono provvedimenti immediati in grado di garantire un’auspicata inversione di marcia verso sistemi di relazione e di organizzazione diversi da quelli attuali, e con essa compresa la richiesta di avvicendamento dell’attuale Autorità Dirigente.