L’iniziativa della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, nelle piazze di tutta Italia per poter continuare a garantire 7 milioni e mezzo di pasti ogni anno alle persone aiutate nelle sue oltre 500 realtà di accoglienza in tutto il mondo. Postazioni attive anche a Bologna, Ferrara, Modena, Forlì, Piacenza, Ravenna e Rimini
Arriva in Emilia Romagna “Un pasto al giorno”, l’evento solidale per aiutare chi soffre la fame, giunto quest’anno alla sua decima edizione. Il 22 e 23 settembre i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23), fondata da don Oreste Benzi nel 1968, saranno nelle piazze di Bologna, Ferrara, Modena, Forlì, Piacenza, Ravenna e Rimini. Nel corso dell’evento, in cambio di un’offerta libera, si potrà ricevere il secondo volume di “#iosprecozero”, un libro – stampato rigorosamente su carta 100% riciclata – in cui viene esplorata la sostenibilità dal punto di vista della quotidianità e dei comportamenti che ciascuno può adottare: dalla gestione del cibo, ovviamente, a un giusto utilizzo degli oggetti e delle risorse naturali, da quello del tempo fino al valore che viene dato alla vita nel suo complesso, la propria e quella degli altri.
Grazie alle donazioni raccolte nel corso dell’evento, la Comunità Papa Giovanni XXIII, che celebra quest’anno i suoi primi 50 anni di attività, potrà continuare a garantire i 7 milioni e mezzo di pasti che ogni anno assicura alle 5mila persone accolte nelle sue oltre 500 strutture in tutto il mondo. La Apg23, piatto dopo piatto, affronta ogni giorno una sfida gravosa contro la malnutrizione e la morte per fame, assieme ai tanti interventi con cui dà sostegno a chi ha bisogno di non essere lasciato solo, anche in Emilia Romagna, dove la percentuale di famiglie in condizioni di povertà relativa è il 4,6% (dato Istat sul 2017).
In Emilia Romagna, con le sue oltre 130 strutture, la Comunità Papa Giovanni XXIII è famiglia, sostegno e conforto ogni giorno per oltre mille persone. Con le sue Unità di Strada a Bologna, Rimini e Forlì offre generi di prima necessità e conforto ai senza fissa dimora. A Bologna, Forlì e Rimini, inoltre, sono attive tre Capanne di Betlemme: case di prima accoglienza serale e notturna per i senza dimora, in cui vengono garantiti circa 86mila pasti ogni anno.
“Il beneficio che viene da questa iniziativa è enorme e le donazioni che tante persone scelgono di affidare a tutti noi della Comunità Papa Giovanni XXIII ci permettono di continuare a dare risposte a chi chiede aiuto perché in difficoltà”, spiega il presidente della Apg23, Giovanni Ramonda. “La fame nel mondo – continua – è un’ingiustizia che va sanata con una proposta positiva, scegliendo di non sprecare più e condividendo i beni per aiutare e dare da mangiare a chi sta morendo di fame. Essere al fianco degli ultimi è quello che facciamo ogni giorno, da 50 anni esatti, proseguendo il lavoro iniziato da don Oreste Benzi nel 1968”.
Fu proprio don Benzi a ideare Un pasto al giorno dopo il suo primo viaggio in Africa, quando si rese conto che per garantire l’alimentazione giornaliera ad una persona malnutrita bastavano appena 10 mila lire al mese (l’equivalente di 15 euro oggi). “Oggi la fame e la povertà sono sempre più anche nella porta accanto. Lo scorso anno l’impegno di volontari e membri della Comunità ha permesso di raccogliere quasi 385mila euro in donazioni. Quest’anno vogliamo fare ancora di più” aggiunge Ramonda. A questo scopo i volontari della Apg23 saranno anche in Emilia Romagna il 22 e 23 settembre, tra le province di Bologna, Ferrara, Modena, Forlì, Piacenza, Ravenna e Rimini (per info e dettagli sulle postazioni durante i due giorni dell’iniziativa sarà possibile consultare il sito www.unpastoalgiorno.org).
Grazie alle oltre 300 realtà di accoglienza sparse per tutto lo Stivale, la Comunità Papa Giovanni XXIII dà aiuto, conforto e calore familiare a più di 3.800 persone in difficoltà. È anche a sostegno di tutte queste iniziative che verranno impiegati i proventi dell’evento di piazza Un pasto al giorno.