La delibera per la ricognizione della proprietà comunale dei rivi urbani è prossima. Lo ha annunciato il Sindaco personalmente, questa mattina, in apertura del Convegno nazionale Confedilizia in corso nel salone della Banca di Piacenza alla Veggioletta. La decisione annunciata dal Sindaco chiude una querelle apertasi nel periodo dell’Amministrazione precedente. I rivi urbani (cittadini, cioè) sono infatti sempre stati ritenuti di proprietà comunale, essendo serviti anche come fognature oltre che per ragioni di bonifica delle zone della città, e vennero proprio dal Comune dedotti molti secoli fa. Improvvisamente qualche anno fa (assessore dott. Bisotti) il Comune – che nel 1995 sciolse il Consorzio dei rivi, assumendo per delibera direttamente o attraverso società municipalizzate la gestione e la manutenzione degli stessi – sostenne la tesi della proprietà privata dei rivi e in particolare dei proprietari delle case che sopra gli stessi sono state costruite, il Comune stesso nulla opponendo.
Dopo il Sindaco sono intervenuti il presidente della Provincia, Francesco Rolleri ed il prefetto Maurizio Falco, presenti all’importante Convegno anche il questore Pietro Ostuni, il comandante del Reparto operativo dei Carabinieri ten. col. Iannucci e numerosi sindaci.
Ma non è l’unico tema trattato nel corso dell’incontro. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ha parlato di una proprietà edilizia ancora troppo sotto attacco: “La proprietà immobiliare non sia più una vacca da mungere, ma una risorsa da tutelare: eppure la pressione fiscale è ancora troppo alta. Altro tema fondamentale quello delle occupazioni e degli sgomberi. Il proprietario di un immobile va tutelato, certo, esiste anche un forte aspetto sociale nelle occupazioni ma non è giusto che sia il proprietario a doversene fare carico. Altra priorità, poi, la cedolare secca anche per gli esercizi commerciali: solo così si combatte la desertificazione dei centri storici e il dilagare dei colossi dell’e-commerce”.