Tre anni sono passati – era il 14 settembre del 2015 – dall’alluvione checolpì la provincia di Piacenza. Da allora, oltre 33 milioni e 600mila euro sono stati resi disponibili per realizzare 290 interventi necessari a riparare i danni. E, nelle prossime settimane, prenderà il via l’erogazione degli indennizzi alle imprese colpite.
Ma sul territorio prosegue l’impegno della Regione Emilia-Romagna per la difesa del suolo. Solo nel 2018, alla sicurezza di Val Nure e della Val Trebbia sono stati destinati 2 milioni e mezzo di euro per oltre 50 opere. Di questi, oltre un milione, è destinato alla cura del territorio con interventi di manutenzione e sistemazione di corsi d’acqua e versanti mentre procedono a pieno ritmo i cantieri programmati, tra cui il maxi-intervento di sistemazione della frana dei Sassi Neri a Farini, finanziato con 1 milione di euro.
Inoltre, si sono chiuse le istruttorie per il riconoscimento dei rimborsi alle attività produttive danneggiate dall’evento eccezionale e dalle altre quattro ondate di maltempo del triennio 2013-2015.
Nel piacentino l’indennizzo è stato riconosciuto a 42 aziende per un totale di 1 milione 750 mila euro. Restano aperte solo poche pratiche, per le quali è stato necessario effettuare approfondimenti e acquisire documentazione aggiuntiva. Anche per queste ultime, comunque, l’iter è ormai in dirittura d’arrivo. Nelle prossime settimane è prevista l’erogazione effettiva delle risorse, nel rispetto degli adempimenti fissati dal Dipartimento nazionale della Protezione civile.
“La Regione lo ha sempre ripetuto e lo conferma: l’impegno per la ricostruzione e per la difesa del suolo è una priorità che riguarda l’intero territorio e, proprio a Piacenza, assume un significato ancora più rilevante proprio a fronte delle ferite lasciate dagli eventi di tre anni fa- afferma l’assessore regionale a Difesa del suolo, Protezione civile e montagna, Paola Gazzolo-. Grazie al lavoro dei tecnici e delle strutture regionali, si sono conclusi nei tempi più rapidi oltre 200 cantieri e dall’inizio dell’anno altri 52 sono stati progettati, sono partiti o partiranno nelle prossime settimane. Per i rimborsi dei danni come previsto dalle disposizioni nazionali – aggiunge l’assessore-, prima si è svolta la procedura per i privati e nell’ultimo anno si è portata a termine anche quella per le attività produttive con le risorse disposte dal Governo Gentiloni. Ora massimo impegno per liquidare i fondi al più presto, in collaborazione con le aziende stesse in capo alle quali la norma pone specifici adempimenti. La Regione- conclude Gazzolo– è già operativa anche per far partire l’iter dei contributi per i danni causati dal maltempo nel 2016 e 2017, dopo la recente delibera del Consiglio dei ministri che li ha sbloccati come avevo richiesto già a luglio con una lettera indirizzata al premier Conte”.
I nuovi interventi di sicurezza territoriale
Nuovi interventi di Protezione civile per i territori colpiti dall’alluvione del 2015, sono stati deliberati nei giorni scorsi dalla Giunta. A Bobbio viene finanziato l’intervento di ripristino della strada forestale Ceci – Le Vallette interrotta da uno smottamento (40mila euro); a Coli si interverrà sugli impianti a servizio dell’ostello comunale e si recupererà la transitabilità della strada Pescina-Rovere-Barche-
I rimborsi alle attività produttive
Sono 42 le imprese piacentine a cui è stato riconosciuto il contributo per i danni causati dalle ondate di maltempo che si sono succedute dal 2013 al 2015. Nel dettaglio, sono 10 quelle con sede nel comune di Piacenza per un totale di oltre 630 mila 600 euro; 4 a Cortebrugnatella per 262 mila euro circa; 6 ad Ottone per 236 mila 625 euro; 2 a Ferriere per 183 mila 956 euro; 3 a Coli per 170 mila 384 euro. E ancora: 7 aziende di Rivergaro riceveranno in tutto 159 mila 389 euro; 1 di Pontenure quasi 40 mila; 1 di Villanova Sull’Arda 14 mila; 1 di Cerignale 11 mila 322; 1 di Morfasso 9 mila 550; 1 di Gazzola 8 mila 801; 2 di Farini 8 mila 644 euro; 2 di Bettola 6 mila 653 e 1 di Bobbio 6 mila 119.
Identificate da parte della Regione le imprese che hanno diritto al contributo, è ora in corso la procedura per la concreta erogazione dei fondi secondo norme definite dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. Ad oggi, già 13 imprese hanno provveduto a restituire alla Regione la documentazione richiesta per ottenere l’indennizzo. Le altre saranno contattate telefonicamente nei prossimi giorni per sollecitare l’adempimento.
Per ogni dettaglio, è possibile consultare la circolare del 23 aprile 2018 sul portale regionale della Protezione civile.
I rimborsi ai privati
Per i rimborsi ai privati, la procedura di quantificazione degli indennizzi si era conclusa già lo scorso anno. Nel piacentino ne hanno beneficiato 193 cittadini per oltre 2 milioni di euro. La quota più consistente è spettata a 74 richiedenti del comune di Piacenza, a cui si è destinato complessivamente oltre mezzo milione di euro (561.119).
A seguire, circa 497 mila euro assegnati a 28 privati di Farini; 193.388 a 13 di Morfasso, 165.274 a 4 di Coli, 135.819 a 12 di Ferriere e 117.595 a 13 di Bettola. Ad Ottone 6 cittadini possono beneficiare di 61.719 euro, 58.248 vanno a 9 privati di Pontenure, 55.128 a 6 di Rivergaro, 45.750 a 2 di Bobbio, 28.580 a 5 di Vigolzone. A completare il quadro, gli indennizzi a 2 richiedenti di San Giorgio (per un totale di 16.747 euro), 2 di Corte Brugnatella (16.417), 5 di Travo (13.575), 1 di Vernasca (12.500), 5 di Ponte dell’Olio (11.164), 4 di Podenzano (10.986) e 2 di Cerignale (5.935).