“Le difficoltà all’orizzonte del bando periferie, che garantivano a Piacenza 11 milioni di euro tra investimenti pubblici e privati, il conseguente stallo della riqualificazione del Consorzio Agrario, insieme ad alcuni chiarimenti sul futuro del nuovo ospedale, e quindi delle politiche socio-sanitarie dei prossimi anni sono temi urgenti che non fanno dormire sogni sereni nemmeno al mondo del lavoro, che ha già i suoi problemi”. E’ questa l’analisi sui problemi in cima all’agenda del territorio piacentino quelli che il segretario generale della Cgil di Piacenza, Gianluca Zilocchi, ha affidato a una nota inviata alla stampa in vista dell’apertura del 18esimo Congresso della Cgil.
In vista del ciclo di assemblee nei luoghi di lavoro che daranno il via al ricambio della classe dirigente del sindacato per il quadriennio 2018/2022.
“Non ci tranquillizzano – prosegue Zilocchi – le presunte rassicurazioni arrivate in questi giorni da alcuni parlamentari della maggioranza di Governo attorno al Bando Periferie. Non siamo i primi a lanciare l’allarme su questi fondi, il cui blocco rischia di avere un “effetto domino” sulla riqualificazione di pezzi importanti di città. Esponenti politici di diversi partiti e associazioni di categoria hanno espresso forti perplessità e anche il sindacato confederale, la Cgil chiede una valutazione attenta e programmi chiari di governo, a tutti i livelli”. E se i fondi del Governo sul bando periferie preoccupano la Cgil, anche il livello regionale-provinciale, con il tema del nuovo ospedale, non appare affatto chiarito per Zilocchi. “Al momento non possiamo far altro che attendere l’esito dell’incontro tra amministrazione comunale e regione Emilia-Romagna. Ma di fronte a questo quadro politico e amministrativo, per il futuro del territorio e per lo sviluppo di lavoor e imprese è necessario convocare un Tavolo per lo sviluppo con tutte le forze sociali per il futuro della città. Se iniziano a saltare i progetti, salta la prospettiva di sviluppo che il territorio piacentino ha immaginato. Dare vita a un Tavolo per lo sviluppo è indispensabile per immaginare la Piacenza dei prossimi 20 anni, ed è una convocazione che deve partire da Palazzo Mercanti. Se l’aspettano i cittadini che necessitano di una prospettiva chiara per proprio territorio”.