Ecco il comunicato stampa diffuso da Cna Fita Piacenza, relativo al recente blocco autostradale del traffico pesante in occasione dell’ultima nevicata."Ancora una volta è bastata una nevicata, per altro ampiamente annunciata, per bloccare il traffico pesante in alcune regioni del nord Italia. Nonostante le sollecitazioni che le Associazioni dell’Autotrasporto hanno presentato ai vertici ministeriali competenti nel corso dell’ultimo incontro pre-natalizio, abbiamo dovuto assistere ancora una volta alla inefficienza delle Società di gestione delle reti autostradali, a cui purtroppo continuano a fare da sponda alcuni Prefetti.E’ chiaro che ormai è assolutamente necessario un intervento deciso anche nei confronti di ANAS, affinché riesca a far applicare in modo corretto i contratti di servizio e garantire quindi la percorribilità della rete autostradale; così come è indispensabile un maggior coordinamento fra il Ministro degli Interni e dei Trasporti al fine di porre in atto una gestione delle emergenze che effettivamente sia tale, e non si trasformi, così come avvenuto nelle ultime occasioni, in un alibi per vietare preventivamente la circolazione ai veicoli pesanti, anche se, come in queste ultime ore, le condizioni della rete viaria erano tutto sommato normali.Altra notizia che riguarda da vicino la nostra provincia è la proroga del divieto per i mezzi pesanti, per tutto l’anno 2009, di attraversare il ponte di ferro sul Po che divide le due province di Cremona e Piacenza.Sia in direzione Milano, dove ormai il transito in autostrada è obbligatorio, sia verso Cremona, dove il primo cittadino del comune di Castelvetro ha nuovamente ottenuto l’obbligo per i mezzi pesanti del transito sulla A21, per gli autotrasportatori piacentini e non, varcare il confine naturale del fiume Po a titolo gratuito è ormai impossibile. Verrebbe da dire che siamo al ridicolo se non fosse per i gravi danni che le imprese di autotrasporto si trovano ancora a sopportare. La CNA FITA si riserva inoltre di verificare se sussistano le condizioni per presentare esposti nei confronti delle Società di gestione alle singole Procure delle zone interessate per l’interruzione di pubblico servizio."