La morte di dieci escursionisti nell’area del torrente Raganello, in Calabria, ha spinto il prefetto Maurizio Falco e il comandante del gruppo forestale dei carabinieri, il colonnello Enzo Compagnin, a ricordare alla popolazione l’importanza di un comportamento sicuro e responsabile in occasione di escursioni e passeggiate in zone impervie.
“Dobbiamo tenere presente che certe azioni non si devono compiere non solo perché esistono divieti, ma perché ne va della nostra incolumità e della nostra sicurezza” spiega Compagnin.
E allora quali sono i principali consigli?
“Fondamentale innanzitutto l’autotutela: si deve partire informati, conoscendo i luoghi e le loro insidie, conoscendo le condizioni meteo previste per il giorno dell’escursione. In questi giorni la protezione civile ha diramato un’allerta meteo ed è bene dunque tenere presente che nel prossimo fine settimana le condizioni climatiche potrebbero cambiare. Dobbiamo avere la consapevolezza che montagna e fiumi sono zone naturalmente a rischio: gli agenti atmosferici possono cogliere impreparati, per esempio, senza contare la forza dei corsi d’acqua e i detriti che possono portare con sé. Possiamo e dobbiamo godere della natura, ma in sicurezza: non a caso le norme regionali vietano il campeggio o il pernottamento lungo i corsi d’acqua, sono divieti che vanno rispettati soprattutto per se stessi. Importante poi è non addentrarsi in passeggiate tra i boschi da soli, è bene incamminarsi sempre accompagnati perché il compagno è il primo soccorritore: teniamo presente che in certe zone il telefono cellulare non ha campo, chi ti soccorre? Dopo quante ore? E poi avere calzature e attrezzature adeguate, lasciare detto dove si va. Insomma, semplici regole per godersi la natura in modo responsabile”.
“L’estate è un periodo molto particolare per la sicurezza – commenta il prefetto Maurizio Falco – dopo quanto accaduto in Calabria, noi oggi abbiamo voluto mandare un messaggio ai cittadini: un invito a rispettare le regole e fare attenzione lungo fiumi e torrenti. Non è mai troppa la cautela, dobbiamo fruire dei beni del nostro territorio con attenzione e prudenza”.