Bobbio Film Festival, l’8 agosto è in rassegna il road movie “Easy – un viaggio facile facile”, mentre il 9 parte il doppio omaggio a Bernardo Bertolucci con “Novecento”, nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna (proiezione divisa in due parti, il 9 agosto e il 16 agosto)
Il poetico road movie Easy – un viaggio facile facile è il prossimo appuntamento del Bobbio Film Festival, sulle colline della Valtrebbia (Piacenza). La proiezione si terrà mercoledì 8 agosto, alle 21 e 15, nel chiostro di San Colombano. Presente il regista Andrea Magnani, che dialogherà con il pubblico insieme al critico cinematografico Enrico Magrelli.
IL FILM – Isidoro (Nicola Nocella), detto Easy, ha 35 anni, molti chili di troppo e una bella depressione: vive con la madre e passa il tempo davanti alla Playstation. Giornate lente, immobili, spese ingozzandosi di psicofarmaci e meditando (più o meno convintamente) il suicidio. Poi, però, qualcosa cambia: il fratello gli chiede di riportare a casa lo sfortunato operaio Taras, morto per un incidente sul lavoro, trasportando la sua bara fino in Ucraina. Niente di complicato, sulla carta, ma Isidoro è Isidoro e un lungo viaggio attraverso i Carpazi può rivelarsi davvero insidioso. Soprattutto alla guida di un carro funebre!
IL REGISTA – Andrea Magnani (1971) è nato a Rimini e vive tra Roma, Trieste e qualche altra parte del mondo.
Finalista al Premio Solinas nel 2002, e selezionato alla prima edizione del Berlinale Talent Campus, scrive per il cinema e la televisione (tra le altre cose è sceneggiatore dell’Ispettore Coliandro). Ha diretto diversi documentari e corti (Basta Guardarmi è stato selezionato tra gli altri al World Film Fund di Montreal e al Giffoni Film Festival). È sceneggiatore e regista, insieme a Davide Del Degan, di Paradise, coproduzione tra Italia e Slovenia, al cinema nel 2018.
Easy – Un viaggio facile facile è il suo primo lungometraggio.
IL FESTIVAL – Il Bobbio Film Festival, giunto alla 22esima edizione, è stato ideato da Marco Bellocchio, ora affiancato nel comitato di direzione artistica da Pier Giorgio Bellocchio, Enrico Magrelli e Paola Pedrazzini.
La rassegna prosegue con una pietra miliare del cinema italiano: Novecento di Bernardo Bertolucci. Giovedì 9 agosto alle 21 e 15 sarà proiettata la prima parte del film, restaurato dalla Cineteca di Bologna. Si tratta di un lavoro che restituisce al pubblico la versione originaria di un film martoriato da 700 tagli, eseguiti all’epoca dal distributore americano.
Il Bobbio Film Festival (Piacenza) rende omaggio a Bernardo Bertolucci, con la proiezione di due film che hanno fatto la storia del cinema. Si inizia con “Novecento” (1976), diviso in due atti: il primo sarà proposto giovedì 9 agosto mentre il secondo sarà proiettato il 16 agosto.
“Ultimo tango a Parigi” (1972) invece chiuderà il festival il 18 agosto. Entrambe le pellicole sono state restituite all’originario splendore grazie al restauro eseguito dalla Cineteca Nazionale, per quanto riguarda “Ultimo tango a Parigi”, mentre la Cineteca di Bologna ha curato quello di “Novecento”.
Grazie al laboratorio bolognese è stato possibile ritrovare la straordinaria fotografia di Vittorio Storaro, che ha lavorato a fianco di Bertolucci nella realizzazione di quello straordinario affresco della storia italiana rappresentato da “Novecento”.
Sarà il critico cinematografico Enrico Magrelli a introdurre la proiezione del 9 agosto, alle 21 e 15, nel Chiostro di San Colombano, del primo atto di “Novecento”. La serata si aprirà con un’intervista video di Bertolucci realizzata in occasione del restauro.
Il Bobbio Film Festival rappresenta così il trait d’union tra due grandi maestri emiliani del cinema: Marco Bellocchio, che tra l’altro è presidente della Fondazione Cineteca di Bologna, e Bernardo Bertolucci.
IL FILM – Dal 1900 al secondo dopoguerra, le due vite contrapposte e intrecciate del contadino Olmo (Gérard Depardieu) e del ricco latifondista Alfredo (Robert De Niro) al centro di un poderoso e veemente affresco dove Bertolucci ha tentato di fondere il mélo hollywoodiano con l’epica comunista, non senza echi filmici inattesi (il patriarca Berlinghieri di Burt Lancaster è quasi una variante acre e sanguigna del principe di Salina).
Il primo atto comprende l’arco della narrazione dal 1900 all’avvento del fascismo, il secondo si conclude con la Liberazione.
Oltre al sontuoso ed eterogeneo cast, protagonista è il paesaggio della campagna parmense, esaltato dalla fotografia di Storaro.
Il film è stato restaurato da 20th Century Fox, Paramount Pictures, Istituto Luce – Cinecittà e Cineteca di Bologna, con la collaborazione di Alberto Grimaldi e il sostegno di Massimo Sordella, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.
IL FESTIVAL – Il Bobbio Film Festival, giunto alla 22esima edizione, è stato ideato da Marco Bellocchio, ora affiancato nel comitato di direzione artistica da Pier Giorgio Bellocchio, Enrico Magrelli e Paola Pedrazzini.
La rassegna prosegue venerdì 10 agosto, con la serata “Fare cinema”. Ospite (dalle 21 e 15) Gianni Amelio, docente della scuola di alta specializzazione cinematografica “Fare Cinema”.
Il regista presenterà “Casa d’altri”, il suo corto dedicato ad Amatrice, una sequenza tratta dal suo ultimo “La tenerezza” e “Bertolucci secondo il cinema”, il documentario realizzato sempre da Amelio nel backstage di “Novecento”. Sempre il 10 sarà proiettato il corto di Marco Bellocchio “La lotta”, in rassegna lo scorso anno a Cannes nella Quinzaine des Réalisateurs.
Per l’acquisto di biglietti visitare il sito www.comune.bobbio.pc.it, per informazioni sul programma e gli ospiti www.bobbiofilmfestival.it.