Riceviamo e pubblichiamo la nota di Michele Giardino, consigliere comunale di Forza Italia.
Tra le meritevoli azioni ascrivibili alla giunta Barbieri e, in particolare, all’assessorato al welfare, va sicuramente annoverato il protocollo per il sostegno del Telefono Rosa (Centro antiviolenza femminile di Piacenza). Lo scorso dicembre, in Commissione Affari Sociali, ascoltammo la presidente di Telefono Rosa Piacenza, Donatella Scardi. Ricordo bene il grido di dolore e la richiesta di aiuto lanciati in quell’occasione: “Rischiamo di chiudere!”. Attualmente, nel Centro, sono ospitate 16 donne e 14 bambini, ma le risorse mancano. Ebbene, la giunta di Piacenza ha approntato un protocollo d’intesa con i Comuni di Castel San Giovanni e Fiorenzuola d’Arda, e con la Asl di Piacenza, per garantire al Centro Antiviolenza femminile erogazioni pari a 112mila euro l’anno.
Credo non servano molte parole per inquadrare la portata di tale iniziativa sociale. Merito dell’Amministrazione comunale di Piacenza e, soprattutto, di due donne: del sindaco Patrizia Barbieri e dell’assessore al welfare Federica Sgorbati. Pensando a loro, mi torna in mente la dedica alle donne che ha fatto, domenica scorsa, la professoressa Linda Ghisoni, ricevendo l’Antonino d’oro: “Donne che, impegnate in politica, nel settore agrario, nel mondo della finanza, nelle fabbriche, nella cura degli anziani, nella tutela dei diritti – spesso violati – vivono una maternità non sempre biologica, ma certamente culturale e spirituale. Questa maternità rende feconda la loro dedizione e ricca di frutti questa terra, promuovendo il dialogo, la condivisione, il superamento dei conflitti e delle rivalità per il potere che implicano tante spaccature ai nostri ambienti di vita”.
Penso che il lavoro oculato che stanno compiendo le donne della giunta e della maggioranza al governo della città, porterà frutti buoni nel medio-lungo periodo. Brave ragazze! Avanti così.
