Martedì 19 giugno gli artificieri dell’Esercito del 2° Reggimento Genio Pontieri effettueranno le operazioni di bonifica che porteranno alla distruzione della bomba d’aereo rinvenuta nel greto del fiume Trebbia nella frazione di Ponte Lenzino nel comune di Corte Brugnatella. La decisione è stata presa in occasione della riunione di coordinamento che ha avuto luogo oggi in Prefettura, un vertice dove sono stati trattati con estrema precisione tutti i dettagli dell’operazione, in particolare la popolazione da evacuare ed i lavori per creare delle opere di mitigamento. Queste ultime, che saranno realizzate dai militari dell’Esercito del 2° Reggimento Pontieri, sono necessarie per ridurre i danni, alle infrastrutture, generati da una eventuale detonazione accidentale durante le operazioni di bonifica.
L’ordigno rinvenuto è una bomba d’aereo di nazionalità americana dal peso di 500 libbre (250 Kg circa) con entrambi i congegni di attivazione (spolette), rimasta inesplosa dai tempi del secondo conflitto mondiale. E’ stimata in circa il 10% la percentuale degli ordigni che, una volta lanciati dal velivolo che ne trasportava il carico, non esplodevano in seguito all’impatto con il suolo per motivi tecnici (malfunzionamento della spoletta) o semplicemente fisici (la parte dell’ordigno che impattava sul terreno era diversa da quella in cui era posizionata la spoletta).
Gli specialisti dell’Esercito entreranno in azione dalle 09:30, con la prima fase, la più delicata: quella della rimozione delle due spolette. Si tratta di una serie di complesse operazioni che renderanno l’ordigno meno pericoloso grazie alla rimozione di quel congegno che ne provoca la detonazione. Proprio in considerazione della delicatezza del tipo di intervento, l’area intorno alla bomba sarà sgomberata per un raggio di circa 1800 metri, comportando l’evacuazione di circa 70 abitanti, residenti nei comuni di Corte Brugnatella, Cerignale, Zerba e Brallo di Pregola, e saranno chiuse la Strada Statale 45, la Strada Provinciale 17 e quelle comunali nei tratti che ricadono nell’area di evacuazione. Seguirà la seconda fase, il trasporto dell’ordigno presso la cava di Albarola nel comune di Vigolzone per la definitiva distruzione.
Per gli artificieri dell’2° Reggimento Genio Pontieri si tratterà dell’ennesimo delicato intervento di bonifica sul territorio, volto alla eliminazione di una minaccia che nonostante il trascorrere degli anni rimane sempre elevata.
Dall’inizio dell’anno sono oltre 70 gli interventi su ordigni bellici di ogni tipologia e misura effettuati nelle 10 province (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Massa-Carrara, Pisa, Lucca, Pistoia, Grosseto, Livorno e Siena) di competenza del 2° Reggimento Pontieri.
L’Esercito grazie alla connotazione “dual-use” dei propri reparti, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d’intervenire in ogni momento, su tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale in caso di pubbliche calamità e per la bonifica del territorio da residuati bellici.