Ieri, Lunedì 11 Giugno, presso il Palazzo Comunale di piazzale San Giovanni, a Fiorenzuola, è andato in scena l’incontro “Progetto Adolescenza” per un confronto sul tema del rapporto tra genitori e adolescenti tra le varie realtà operative nel Distretto del Levante. Hanno partecipato le cooperative Auroradomus, Co.Te.Pi, Kairos, L’Arco e Studio Psiky; con la moderazione del professore dell’Università Cattolica Pierpaolo Triani sono poi intervenuti il vicesindaco Paola Pizzelli, la Responsabile Uff. Piano Levante dott.ssa Sabina Dordoni e la Responsabile U.O. Assistenza psicologica di base, AUSL di Piacenza, dott.ssa Emanuela Fanzini che hanno osservato la tematica da varie prospettive.
Il vicesindaco Paola Pizzelli, a nome di tutta l’amministrazione, ha ricordato la necessità fondamentale per l’Ente Pubblico di affrontare una fascia evolutiva così difficile e articolata come l’adolescenza in rete, per azioni concertate che inseguano gli stessi obbiettivi con strumenti diversi ma convergenti. Ha poi riflettuto sugli aspetti dell’adolescenza che sono uguali per tutte le generazioni come la costruzione dell’identità, il cambiamento del corpo, delle relazioni, il nuovo approccio verso sé stessi e la realtà esterna; contestualizzando poi i cambiamenti avvenuti con la società odierna. Un mondo che valorizza molto di più, rispetto a prima, la componente estetica e consumistica e in cui il ragazzo si trova di colpo catapultato, la necessità di costruirsi un futuro in un periodo di precarietà come è quello attuale e infine il cambiamento delle famiglie. Esse sono infatti meno rigide e gerarchiche e donano più valore alla relazione e agli affetti. Ha concluso quindi riprendendo il tema della rete, che deve essere forte e permettere un confronto tra i vari soggetti coinvolti nell’adolescenza dei ragazzi, come la scuola ovviamente, gli enti educativi comunali ma anche le varie associazioni sportive e gli oratori.
La parola è dunque passata alla dott.ssa Dordoni, che ha proposto una tavola rotonda di discussione tra il comune e le cooperative coinvolte e ha tenuto a sottolineare la necessità di un centro d’ascolto per le famiglie, per sensibilizzarle sul tema e creare una linea di contatto tra adolescenti e genitori. Ha poi posto lo sguardo sull’importanza dei luoghi d’incontro reali rispetto a quelli virtuali e sul primario obiettivo di saper dare delle possibilità ai ragazzi per gestire e occupare il loro tempo libero in modo costruttivo e arricchente. Ha ribadito perciò l’importanza delle associazioni sportive e dei centri di aggregazione, già definiti fondamentali dal vicesindaco.
Ha chiuso l’incontro l’intervento della psicologa Emanuela Fanzini che si è invece focalizzata sul comportamento dei genitori verso gli adolescenti, una questione molto delicata per cui un supporto può essere sicuramente significativo. “Importantissimo è sicuramente lasciare ai bambini e ai ragazzi il tempo e la calma di crescere” ha spiegato la dottoressa, che ha poi ammonito su quanto sia dannoso caricare di troppe esperienze ed aspettative i propri figli e tacciarli di fallimento se non riescono a soddisfarle. Ha quindi ricordato la fragilità degli adulti stessi e la necessità di costruire spazi di confronto per loro, come ad esempio gruppi di aiuto intergenerazionali e genitoriali.