E’ stato espulso con accompagnamento alla frontiera, eseguito da personale della Polizia di Stato, Rachid Assarag, un cittadino marocchino, considerato contiguo agli ambienti dell’estremismo islamico. Il 44enne era gia’ stato espulso per motivi di sicurezza dello Stato lo scorso maggio, in quanto aveva manifestato indicatori di radicalizzazione religiosa durante la sua detenzione per reati comuni, ed era rientrato con un visto di 10 giorni per presenziare a un’udienza al Tribunale di Piacenza. Una volta in Italia ha immediatamente tentato di far perdere le proprie tracce, ma e’ stato individuato ed arrestato dagli agenti della questura di Como. All’esito dell’udienza di convalida dell’arresto, il cittadino marocchino e’ stato rimpatriato in aereo da Venezia. Relativamente a soggetti contigui ad ambienti dell’estremismo islamico, sono 288 le espulsioni eseguite dal gennaio 2015 ad oggi, di cui 51 nel 2018.
L’uomo era tenuto sotto controllo dalla Digos dopo che non si era presentato a Piacenza a un’udienza in Tribunale per assistere alla quale aveva ottenuto il permesso di rientrare in Italia.
Rachid Assarag, il marocchino espulso oggi perche’ “considerato contiguo agli ambienti dell’estremismo islamico” – come si legge nella nota del Viminale – aveva denunciato nel 2014 di essere stato picchiato e minacciato in carcere dagli agenti di polizia penitenziaria quando era detenuto a Parma, condannato per violenza sessuale. Una vicenda a cui diede molto risalto anche la stampa e su cui la procura decise di aprire un fascicolo, che si è chiuso con un’archiviazione nel 2016. Nel dicembre 2015 anche l’allora ministro della Giustizia, Andrea Orlando, avviò un’ispezione.
Durante la detenzione a Parma Rachid Assarag registrò frasi e conversazioni degli agenti attraverso un registratore che gli procurò la moglie: parole che avrebbero provato le minacce e che finirono sulla stampa. Attraverso il suo legale, Paolo Anselmo, Assarag denunciò fatti analoghi anche nel carcere di Piacenza e in quello di Ferrara. Già a partire dal 2009, Assarag e’ stato trasferito in diverse penitenziari, tra cui Milano, Parma, Prato, Firenze, Massa Carrara, Napoli, Volterra, Genova, Sanremo, Lucca, Biella, Piacenza, Bollate. Proprio a Bollate, lo incontrò anche il Garante dei detenuti nel maggio 2016, che si interessò alla vicenda.