Delitto di viale Dante, l’ennesima violenta lite in un matrimonio turbolento: “La mia vita è finita”

E’ stato traferito al carcere delle Novate, Xhevdet Mehmeti, il 57enne che ieri pomeriggio ha ucciso la moglie a coltellate nella loro abitazione al civico 35 di viale Dante. E’ accusato di omicidio volontario aggravato: “La mia vita è finita” avrebbe dichiarato al pm Antonio Colonna durante l’interrogatorio. All’origine del delitto l’ennesima, furibonda lite tra i due coniugi: un matrimonio che durava da 21 anni ma che da tempo si era incrinato, in particolare per motivi di gelosia. La stessa gelosia che pare abbia acceso la miccia anche ieri.

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Un messaggio inviato dal 57enne a una parente avrebbe scatenato i primi malumori: la donna, Elca Tereziu, 52enne, avrebbe chiamato il fratello per sfogarsi, lamentandosi del marito, il tutto in sua presenza. L’uomo avrebbe tentato di afferrare il telefono per parlare con il familiare della moglie e sarebbe nata una violenta lite tra oggetti scagliati a terra e spintoni.

Proprio al culmine della diatriba il 57enne avrebbe afferrato il coltello con cui avrebbe sferrato tre fendenti alla gola della consorte. Una volta resosi conto di quanto accaduto il 57enne ha raggiunto la caserma dei carabinieri e una volta all’interno avrebbe confessato: “Ho appena ucciso mia moglie”. A chiamare i soccorsi, nel frattempo, il figlio 17enne della coppia: il giovane si trovava in camera da letto, quando ha sentito tornare il silenzio in cucina è andato a controllare trovandosi di fronte la terribile scena della madre a terra, priva di vita, in un lago di sangue.

Nei prossimi giorni sarà effettuata l’autopsia sul corpo della donna.