Prosegue l’impegno dell’Amministrazione provinciale ad arricchire il patrimonio d’arte, considerevole, che già le appartiene, e a sostenere, nel contempo, la meritoria attività dei rappresentanti del mondo artistico piacentino. L’Ente ha nei giorni scorsi acquistato un dipinto di Ezio Garilli, artista piacentino tra i maggiori del nostro tempo. L’acquisto è stato presentato oggi nella sala Giunta della Provincia, presenti, con l’autore, il Presidente della Provincia Gianluigi Boiardi, il Vicepresidente e Assessore alle Politiche patrimoniali e finanziarie Mario Spezia, l’Assessore alla Cultura Mario Magnelli e Elena Malchiodi economo e provveditore dell’Ente. "Questo è l’anno del Po – ha detto Boiardi – , l’anno in cui abbiamo ottenuto dal CIPE un finanziamento di 180 milioni di euro per tutelare e valorizzare turisticamente il fiume ed è l’anno in cui si sono superati gli ultimi ostacoli che si frapponevano alla realizzazione della nuova conca di Isola Serafini. Il quadro che presentiamo oggi ci dà l’immagine di uno degli aspetti più caratteristici del Po. Ci presenta il Po con il suo vestito invernale, con le sue atmosfere sfumate dalla nebbia, con il suo gelo, la sua "galaverna". E’ un Po che amo in modo particolare". "Quest’opera – ha osservato Mario Magnelli – ci aiuta a a ricordare, e quindi a tutelare, la nostra eredità culturale".Nato a Roncarolo di Caorso, Garilli vive e lavora a Piacenza. Ha iniziato giovanissimo a dipingere: le sue prime ricerche pittoriche nell’Impressionismo le ha fatte a Parigi, dove si è dedicato principalmente al ritratto. La sua produzione si è poi rivolta a paesaggi, soggetti religiosi, sculture in bronzo, modelli in terracotta. Garilli ha frequentato il locale liceo artistico "Gazzola", dove è stato alunno del prof. Concerti, e qui ha affinato le doti istintive di raffigurazione e tecnica. Ha partecipato a diverse mostre collettive e contemporanee, tra cui il "Premio Città di Suzzara", al quale è stato invitato nel 1973. Garilli ha fatto parte dell’Associazione "Asso di spade", presieduta dall’aiuto regista Giorgio Betti, unitamente ai pittori piacentini Gustavo Foppiani, Cinello Losi, Romano Tagliaferri, Bruno Grassi ed altri. Attualmente si dedica alla pittura ad olio ed incausto a cera in opere d’impronta surrealista. Il quadro che la Provincia ha acquistato da lui si intitola "Inverno sul Po". "Una tavola dedicata al nostro grande fiume – ci dice l’autore – di 103 centimetri per 92, eseguita a guazzo in foglia d’argento 1000. La pittura è ad olio, di grande spessore, così da ottenere armonia e fusione d’insieme. Il risultato è un paesaggio tra sole e nebbia, che lascia comunque a chi lo guarda la sensazione di freddo". Che è poi l’atmosfera del vero inverno padano. L’acquisto segue quello delle due opere di Gaetano Peratici effettuato dalla Provincia nel gennaio scorso e sarà seguito da altri. Si colloca nell’impegno pluridecennale dell’Ente teso a sostenere il movimento artistico locale: come si sa, la Provincia, dalla prima metà del secolo scorso, svolge una meritoria attività di mecenatismo (tradizione interrotta per qualche anno e ripresa ad inizio 2008) che l’ha portata a destinare risorse significative del suo bilancio all’acquisto di opere di artisti di cui si conosceva il valore. Una scelta di investimento amministrativamente ineccepibile (una legge del periodo consentiva agli enti locali di riservare il 2% del bilancio all’abbellimento delle sedi) e che ha consentito all’Ente di rastrellare, in diversi decenni e spendendo risorse limitate, un patrimonio artistico invidiabile. Della collezione fanno parte opere di Agosti, Arcelli, Arrigoni, Ballani, Bertè, Bertucci, Bolledi, Bot, Braghieri, Brizzi, Callegari, Centenari, Gallerati, Gandolfi, Giacobbi, Grassi, Guglielmetti, Malchiodi, Malfanti, Marenghi, Martini, Marulli, Montin, Mosconi, Motti, Piga, Pizzi, Richetti, Rognoni, Rolando, Romagnosi, Romano, Sichel, Sidoli, Soressi, Spazzali, Tambini, Tizzoni, Vegezzi, Veniero, Vescovi, Xerra. In tutto, la collezione conta un centinaio di opere (per lo più quadri), distribuite negli uffici della sede di corso Garibaldi, oggi dotata di efficienti sistemi antifurto, ed in alcuni edifici di proprietà (Nell’aula magna dell’ISII Marconi, per esempio, c’è un affresco di Richetti, nella caserma dei Vigili del Fuoco un bassorilievo in bronzo di Mario Martini). Per far conoscere al pubblico il suo patrimonio la Provincia realizzò alla galleria Ricci Oddi, nell’autunno del 1994, la mostra "I Quadri del Palazzo di via Garibaldi. Giovani artisti e mecenatismo nella collezione della Provincia di Piacenza", che incontrò notevole successo. "E’ questa una forma di investimento – rileva l’assessore provinciale alle Politiche patrimoniali e finanziarie Mario Spezia – economicamente particolarmente vantaggiosa, visto il valore crescente delle opere d’arte. Ma è anche il nostro modo di contribuire a tutelare, ed a trasmettere alle future generazioni, il meglio della produzione artistica della nostra comunità. Un patrimonio che, in questa sede, tutti i cittadini possono vedere ed apprezzare quando e quanto vogliono, liberamente e gratuitamente".