“Digital revolution e il nuovo modo di gestire i patrimoni” tecnologia, consulenti patrimoniali e un network di professionisti

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Nello stabilimento Maserati di Mirafiori, Torino, la produzione delle auto di lusso è affidata a robot, vere e proprie braccia meccaniche in grado di comunicare tra loro, decidendo come regolare i processi produttivi. Al vertice della piramide, però, resta l’essere umano: l’operaio, che a sua volta, attraverso l’utilizzo del web, gestisce gli stessi robot interfacciandosi grazie a tablet e smartphone con gli altri reparti e gli altri lavoratori. E’ l’industria 4.0. Ma se vi dicessimo che queste innovazioni, in un certo senso, si potrebbero applicare anche al vostro denaro e ai vostri investimenti? Qualcuno sarebbe certamente sospettoso. Perché un conto è costruire una vettura, un conto è gestire i risparmi di una vita. Dubbi ai quali risponde Gianluca Monachesi, consulente finanziario di Banca Widiba. In possesso di certificazione Uni-Iso 22.222, Widiba è una banca a tutti gli effetti, priva però di filiali. Filiali tradizionali, più che altro, dal momento che restano comunque attivi uffici di consulenza per le operazioni basiche e per ricevere supporto da parte di professionisti esperti e disponibili: “In realtà teniamo presente che oggi tutte le banche utilizzano il web per la gestione del denaro e dei dati sensibili dei clienti – spiega Monachesi – la differenza tra Widiba e le altre banche sta nella specializzazione. La maggior parte degli istituti di credito dedica un’attenzione contenuta al web, offrendo una gamma ridotta di servizi e investendo poco nella ricerca. Widiba, invece, ha scelto dedicarsi totalmente a internet, dedicando ogni propria energia all’individuazione e alla preparazione di strumenti adeguati, sicuri ed estremamente moderni. In altre parole, ogni banca lascia circolare online i dati dei propri clienti, ma solo Widiba adotta tecnologie studiate appositamente, certificate e sperimentate”.

Questi concetti sono stati esposti nel convegno “Digital revolution e il nuovo modo di gestire i patrimoni” incontro organizzato da Widiba in collaborazione con BlackRock. Un appuntamento che si è svolto giovedì 17 maggio nell’elegante Relais Cascina Scottina. Alla presenza di una platea selezionata si sono alternati Andrea Gualdi, manager e consulente finanziario, responsabile del distretto Area Emilia Widiba, e Davide Tagliaferri, Sales Manager di BlackRock, il più grande gestore di investimenti al mondo con 6.000 miliardi di dollari in patrimoni amministrati. Insieme a loro lo stesso Gianluca Monachesi, da oltre 15 anni consulente finanziario e che da sempre imposta la propria attività sulla fiducia col cliente, un rapporto da consolidare nel tempo, e sulla competenza da accrescere costantemente. Dal 2004 è professionista Financial Advisor Efpa, una qualifica di livello europeo con verifica annuale della preparazione. Nel 2017 ha superato l’esame di Kiwa CERMED per la certificazione di consulente patrimoniale a norma internazionale Uni Iso 22.222. e ha sempre operato in realtà libere dal conflitto di interesse, innovative e con partner di eccellenza. In un mondo in cui le innovazioni tecnologiche sono all’origine di cambiamenti radicali, stare al passo con i tempi oggi, diventa indispensabile. La vera rivoluzione digitale però non si misura solo in termini tecnologici, anzi, paradossalmente passa sempre più attraverso la relazione umana e un rapporto diretto con consulenti finanziari preparati, certificati, affidabili e in grado di districarsi in questo complicato mondo digitale. Una figura in grande evoluzione, quella del consulente finanziario, altamente professionale che, senza conflitti d’interesse, sullo stile del modello anglosassone, diventa un consulente patrimoniale. Ha una visione a 360° e avvalendosi di un network di professionisti, partendo da un’attenta valutazione, trova soluzioni e vantaggi per gestire al meglio il patrimonio del cliente in termini di investimenti, tutela patrimoniale, mutui, finanziamenti, previdenza e risparmio.

 

Per comprendere meglio abbiamo sottoposto alcune domande all’esperto in  consulenza patrimoniale Gianluca Monachesi. Digital revolution, cosa si intende con questo concetto?

“Un fenomeno che sta impattando su tutto il nostro vivere quotidiano, e la vita lavorativa non fa certo eccezione. Assistiamo a importanti cambiamenti persino nell’agricoltura, con le strumentazioni gps, e nel settore legale, con intelligenza artificiale e supporti decisionali e di controllo sempre più efficienti e funzionali. Risorse importanti per le aziende che, se ben sfruttate, consentono di avere vantaggi competitivi”.

 

E il mondo bancario come si colloca in questa rivoluzione?

“Alcune banche stanno investendo nella digitalizzazione delle filiali e dei processi allineandosi a trend internazionali, altre hanno ancora qualche difficoltà e questo sta comportando una certa differenza nel panorama bancario. Widiba, dal canto suo, rappresenta un modello di servizio chiaro e semplice, che unisce la tradizione del valore umano, con oltre 600 consulenti finanziari, alle nuove tecnologie. Una piattaforma innovativa che non ha tutte quelle problematiche legate alla filiale fisica ma soltanto uffici di consulenza. Il modello di servizio che viene proposto al cliente, dunque, qual è? La possibilità di gestire operazioni basiche attraverso smartphone, tablet e computer e allo stesso tempo poter contare su un consulente con cui relazionarsi in totale fiducia”.

Digital revolution, web, internet…la figura umana resta però di cardinale importanza, dunque?

“Direi molto importante, più del passato, Oggi rappresenta una figura che deve mettersi in condizione di essere dalla parte del cliente, comprendere i diversi modi in cui rapportarsi con la banca, saper selezionare i diversi interlocutori. Oggi abbiamo persone che si affidano con piena consapevolezza al digitale, altre che invece sono rimaste legate a sistemi più tradizionali. E poi le nuove leggi, MIFID II, le nuove normative sulla privacy e quant’altro. Ecco, il consulente finanziario ha il compito di accompagnare il cliente in un mondo in continua evoluzione e molto complicato. Un ruolo molto delicato dal momento che deve diventare un vero e proprio punto di riferimento”.

 

Si parlava di un consulente finanziario sul modello anglosassone…cosa significa?

“Significa che il consulente non è più visto solo come il ricercatore della performance, ma è una figura di supporto, come un consigliere: lavora in simbiosi con tutte le altre figure che orbitano intorno al cliente per tutelare il suo patrimonio, penso al commercialista, all’avvocato, al notaio. In sostanza si crea una relazione e un dialogo, una collaborazione che crea valore”.

 

Quando si tratta di gestione del denaro alcuni, ancora, vedono con sospetto il digitale….

“Eppure è molto importante. Una volta la banca era vista come l’edificio incaricato di proteggere beni fisici come gioielli, denaro, opere d’arte. Oggi è cambiata la concezione, la banca deve proteggere anche i preziosissimi dati dei clienti e la legge segue questa direzione: la nuova norma sulla privacy che entrerà in vigore il prossimo 25 maggio, per esempio, introdurrà tutele aggiuntive per il cliente e per i suoi elementi personali e sensibili. Widiba adotta tutte le tecnologie per proteggere, cifrare e dare supporto al cliente in modo che sia formato e informato sulle metodologie adatte a difendere il proprio patrimonio. Widiba, addirittura, adotta la Robo Advisor, intelligenza artificiale in grado di analizzare il piano finanziario di ogni cliente giorno per giorno, avvisandoci nel caso il piano investimenti sia disallineato rispetto alle indicazioni originali del profilo del cliente: per esempio se troppo rischioso o troppo prudente, suggerendoci cambiamenti di direzione e sottoponendo alla nostra attenzione anomalie o punti critici su cui intervenire”.

“Ciò che nel nostro caso fa la differenza, infine, è l’indipendenza dal mercato. Noi non abbiamo prodotti interni e possiamo proporre tantissimi strumenti finanziari in modo libero: è facile immaginare quanto questo sia un valore importantissimo per il cliente, è davvero ciò che fa la differenza. Il successo, per Widiba, è il frutto di un lavoro continuo, quotidiano, eseguito da persone fisiche esperte con l’ausilio della tecnologia più attuale”.