Sciopero nazionale della vigilanza privata, Cisl: “Migliorare la qualità del lavoro”

La richiesta di un nuovo contratto che ponga fine al peggioramento condizioni di lavoro è il motivo che ha spinto una numerosa delegazione di addetti piacentini impiegati nella vigilanza privata a partecipare di persona a Roma alla manifestazione svoltasi oggi nella capitale. La Fisascat Cisl ha organizzato un proprio pullman, partito nella notte che ha raccolto anche i delegati del territorio di Parma. “E’ stata una grande manifestazione, riferisce Gian Claudio Spanò della Fisascat Cisl Parma Piacenza, con una presenza di circa 5 mila persone, promossa dalle sigle sindacali del comparto vigilanza di Cgil, Cisl, Uil, per chiedere un contratto di settore più adeguato da un punto di vista salariale e che migliori la qualità del lavoro”.

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Sono oltre cinquecento gli addetti del settore in provincia di Piacenza, che ogni giorno presidiano centri commerciali, banche, aziende, ma si occupano anche della sicurezza in alcuni punti sensibili delle nostra provincia come l’Azienda Sanitaria o la centrale di Caorso. Una tutela quindi che si rivolge ai beni pubblici e privati e che si amplia, di conseguenza, alla difesa della cittadinanza nel suo insieme. Ma questi lavoratori vengono retribuiti in base a un contratto di lavoro scaduto nel 2015 e le associazioni imprenditoriali di settore propongono condizioni peggiorative. “Oltre a non riconoscere aumenti salariali adeguati al maggiore rischio che caratterizza il settore, chiarisce Spanò, le organizzazioni datoriali chiedono di ridimensionare pesantemente i diritti dei lavoratori, riportando il settore indietro di trent’anni. Per questo valeva la pena essere presenti alla manifestazione di persona. Questo è un ambito molto esposto agli appalti al massimo ribasso, alla precarietà lavorativa e al dumping contrattuale, favorito da contratti al ribasso sottoscritti da sindacati non rappresentativi. Stiamo vivendo, con il rinnovo del contratto, un passaggio delicato e pensiamo che i cittadini possano capire le nostre ragioni”.