Il sindaco di Nagasaki: “Qui mi sento a casa, condividiamo il messaggio di pace”

A 73 anni dalle bombe atomiche, il sindaco di Nagasaki in visita a Piacenza da venerdì 27 a domenica 29 aprile. Oggi, in Provincia, il saluto delle Istituzioni e dei bambini. “A Piacenza le stesse idee di pace della mia città. Qui mi sento come a casa”.

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27 aprile 2018 – “Migliaia di bambini piacentini hanno piegano le Gru della pace e le hanno spedite a Nagasaki. È questo movimento che mi ha portato dal Giappone a qui. Una gesto semplice che si è fatto piccola meraviglia. Sono felice perchè le idee di pace che mi impegno a testimoniare sono condivise anche nella vostra città: per questo a Piacenza mi sento come a casa”. Parola di il sindaco di Nagasaki Timihisa Taue, in visita fino a domenica a Piacenza su invito dell’associazione “Gru della pace” e della Regione Emilia-Romagna, che da quest’anno ha promosso in tutte le province del territorio il progetto delle “Gru della pace” nato a Piacenza nel 2007 dal fotografo Massimo Bersani.

Una simpatia, quella di Taue per la nostra città, conquistata anche grazie ai bambini delle scuole cittadine che l’hanno accolto nella Sala del Consiglio Provinciale insieme ai rappresentanti di tutte le istituzioni cittadine – tra cui il presidente della Provincia Francesco Rolleri e dalla vicesindaco Elena Baio – e a Gaetano Rizzuto, presidente dell’associazione delle “Gru della pace”.

A salutare il primo cittadino, anche alcuni allievi della della IV C della Scuola elementare Mazzini e della III A della Caduti sul Lavoro.
“È un orgoglio che sia Piacenza la prima città a costruire in progetto così importante che da quest’anno abbiamo voluto ad estendere a tutta la Regione coinvolgendo 63 classi e oltre mille studenti da Piacenza a Ravenna”, ha sottolineato l’assessore regionale Paola Gazzolo, rivolgendo il suo ringraziamento a Massimo Bersani per l’impegno speso negli ultimi 10 anni per la promozione della cultura di pace.

Il programma dei prossimi giorni
Domani, sabato 28 aprile, alle ore 9 il sindaco di Nagasaki verrà accolto dal sindaco di Castel San Giovanni nel corso del consiglio comunale. Si recherà quindi presso la scuola elementare e, insieme agli alunni realizzerà le gru di carta. Alle 11 sarà in piazza Cardinal Casaroli con gli alunni della Scuola Media G. Mazzini.
Nel pomeriggio, alle 15, all’Auditorium della rocca di Borgonovo saluterà tutti i sindaci piacentini. Alle 17 sarà a Podenzano, per un incontro pubblico alla Casa della Cultura.

Domenica 29 aprile, ultima giornata di permanenza a Piacenza, visiterà il castello di Rivalta, dove sarà ricevuto dal conte Orazio Zanardi Landi; la Cantina Valtidone e la mostra “I misteri della Cattadrale” al Duomo di Piacenza. In serata partirà alla volta di Bologna, dove lunedì 30 farà tappa a Montesole, sui luoghi della strage di Marzabotto.

Le “Gru della Pace”
Le “Gru della Pace” si alzeranno quest’anno in volo non solo dalle scuole di Piacenza ma di tutta l’Emilia-Romagna, recando scritto sulle ali un messaggio di speranza rivolto ai bambini di Nagasaki, la città giapponese che il 9 agosto 1945 subì il secondo tragico bombardamento atomico della storia tre giorni dopo Hirosima, con decine di migliaia di vittime innocenti. La Regione ha infatti “adottato” il progetto per promuovere la cultura della pace tra le giovani generazioni lanciato una decina di anni fa dal fotografo piacentino Massimo Bersani e lo ha inserito nel Programma di informazione ed educazione alla sostenibilità 2016-2018, allargando l’iniziativa ad altre parti del territorio regionale.

Attraverso la rete dei Centri di educazione alla sostenibilità (Ceas) tra marzo e aprile saranno organizzati in decine di scuole primarie delle province di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ravenna veri e propri laboratori artistici dove gli alunni impareranno a realizzare origami a forma di gru; simboli di fratellanza tra i popoli della Terra che saranno inviati ai pari età di Nagasaki, in particolare agli alunni della scuola “Shiroyama”, dove a causa dell’esplosione atomica persero la vita tutti i 1.400 bambini presenti.

La storia di Sadako
Il progetto “Gru della Pace” trae spunto dalla tragica storia di Sadako Sasaki, una bambina morta nel 1955 a dodici anni a causa degli effetti delle radiazioni della bomba sganciata su Hiroshima. In Giappone si dice che chiunque ripieghi mille gru di carta vedrà il proprio desiderio realizzato. Sadako, conoscendo la gravità della sua malattia, nelle lunghe giornate trascorse in ospedale si dedicava appunto a costruire origami a forma di gru con le scatole di medicine. Purtroppo il suo desiderio non si realizzò, ma da quel giorno migliaia e migliaia di gru di carta prendono forma in tutto il mondo grazie all’iniziativa di Ayako Aikawa, una maestra elementare di Nagasaki che, venuta a conoscenza della triste vicenda di Sadako, ha deciso di farla conoscere al mondo come monito perenne contro tutte le guerre. Ed ora agli origami dei bambini piacentini, grazie al fotoreporter Bersani, si aggiungeranno anche quelli degli scolari delle altre province dell’Emilia-Romagna.