Festa del Lavoro a Piacenza: in questo 2018 cambia forma. “Ma non la sostanza: centralità ai temi del lavoro, dalla sicurezza alla regolarità degli appalti, dalla legalità allo sviluppo sostenibile del territorio” hanno assicurato Gianluca Zilocchi, Marina Molinari, Francesco Bighi rispettivamente segretari generali confederali di Cgil, Cisl, Uil di Piacenza nel presentare le iniziative per il Primo Maggio in programma nella città capoluogo e, come da tradizione, a Monticelli d’Ongina – quest’anno senza la collaborazione né il patrocinio dell’amministrazione Comunale di Monticelli. La sicurezza sul lavoro, piaga sociale che sta facendo registrare centinaia di casi da inizio anno con una media di tre episodi al giorno, è il fil rouge che unirà cortei e manifestazioni da Aosta a Palermo e, naturalmente, anche nella nuova formula piacentina della Festa del lavoro il tema “sicurezza” sarà centrale.
“I dati sono drammatici – hanno commentato Zilocchi, Molinari e Bighi in conferenza stampa – dopo una diminuzione degli infortuni e delle “morti bianche” in corrispondenza con gli anni di crisi economica, oggi assistiamo ad un aumento di morti e infortuni. Disinvestire sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è un terreno fertile per chi vuole speculare sul lavoro, e questo Primo Maggio vuole mandare un messaggio forte e chiaro: così non va. Occorre tornare ad investire sulla sicurezza e nella prevenzione dei rischi”.
I sindacati confederali hanno parlato di “discontinuità positiva” a proposito della “nuova formula di mobilitazione” per il Primo Maggio 2018. Dopo il corteo (ore 9,30 via Genova la partenza, ore 10:30 l’arrivo in piazza Cavalli), “non ci sarà nessun comizio in piazza” hano spiegato. “Faremo qualcosa di diverso e festoso, senza cedere né ai valori né ai temi cari al mondo del lavoro: ci sarà un intervento collettivo dal palco di piazza Cavalli, con interviste del giornalista Mattia Motta ai segretari confederali, interventi musicali del cantautore piacentino Mikelees, un monologo teatrale dell’attore Rolando Tarquini, uno spazio per il giocabimbi e gli artisti di strada. E non ultima un’esposizione straordinaria delle foto di Prospero Cravedi”.
Tra disegni colorati, una sorta di talkshow con i segretari confederali e, tra gli ospiti, la dottoressa Giulia Milano, laureata con laude in prevenzione degli infortuni sul lavoro; quello presentato dai sindacati sarà un Primo Maggio decisamente rinnovato, ma che passerà dal consueto omaggio dei sidnacati ai Caduti sul Lavoro (ore 8,30 nell’omonima via, quartiere Farnesiana) all’omaggio ai Partigiani, e dalla banda Amilcare Ponchielli che precederà il corteo.
Il Primo Maggio di Monticelli d’Ongina vedrà invece la formula “classica”, che per decenni ha caratterizzato la Festa del Lavoro nella Bassa: comizio di Francesco Bighi, segretario aggiunto Uil Emilia, a nome dei confederali, passaggio di fronte alla casa di riposo e omaggio ai Caduti sul Lavoro e ai Partigiani. Ma questa volta senza il logo dell’amministrazione comunale nei manifesti. Il perché è stato spiegato così in conferenza stampa da Zilocchi, Bighi, Molinari: “Ci spiace che per la prima volta non avremo il patrocinio del Comune di Monticelli, non era mai accaduto. Non abbiamo capito il tentativo dell’amministrazione di voler far cambiare a tutti i costi il percorso di una manifestazione consolidata da tempo immemore, annunciata a febbraio. Forse qualcuno voleva fomentare contrapposizioni sterili, e anche per questo ringraziamo sentitamente la Prefettura di Piacenza per il tentativo di mediazione. Per il resto, la storica manifestazione di Monticelli è confermata nelle modalità valide da sempre”.