Settanta. Precisamente 70,20. E’ questo il dato più significativo emerso nel corso dell’assemblea dei soci di Cantina Valtidone che nei giorni scorsi si è riunita nella Rocca di Borgonovo per approvare il bilancio di mandato. Si tratta del prezzo medio delle uve da corrispondere ai soci conferenti nell’anno 2017, proposto dal consiglio di amministrazione e approvato all’unanimità dall’assemblea. “Settanta è un bel numero, a me piace molto. Quattro anni fa, nel 2014, i prezzi di liquidazione erano 39,90 euro al quintale; è indubbio che abbiamo fatto un grande passo in avanti – commenta soddisfatto il Presidente della cooperativa Gianpaolo Fornasari – L’obiettivo del consiglio era ed è quello di distribuire ricchezza ai soci e alle loro famiglie e, per fare questo, occorreva arrivare a un deciso aumento di liquidazione delle uve. Con una serie di operazioni importanti di razionalizzazione dei costi, siamo riusciti a ragiungere questo livello, che è un ulteriore passo in avanti nel cammino di crescita della vostra azienda”.
Il presidente di Cantina Valtidone è entrato nel dettaglio del bilancio, che ha fatto registrare una chiusura nel 2017 pari a 17 milioni di euro, con un obiettivo per il 2018 di un ulteriore incremento di 500 mila euro, sottolineando l’imprescindibile sinergia tra la qualità dei vini e il valore delle uve e delle terre dei soci, che con questo ultimo bilancio si vedono corrisposti circa 8.400 euro all’ettaro per i propri vigneti: “Non ancora ai livelli di altri territori – commenta Fornasari – come ad esempio il Trentino, dove siamo a 17mila euro all’ettaro, ma non più come 4 anni fa, quando era pari a poco più di 4 mila euro all’ettaro”.
Con questi dati, gli obiettivi del prossimo futuro riguardano la tutela e valorizzazione dei vini e dei vitigni piacentini e l’incremento dei prezzi, possibile anche grazie ad efficaci politiche di marketing e di immagine. Il Presidente Fornasari ha ricordato così le nuove linee, dalla 50 Vendemmie a quelle biologiche e vegana – sottolineandone anche gli ultimi riconoscimenti ricevuti – e, tramite immagini, ha ripercorso gli eventi che hanno caratterizzato gli ultimi anni della cooperativa borgonovese, a partire dalla festa dei 50 anni tenutasi nel 2016 fino alla visita in Cantina del Ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina e, allo stand del Vinitaly 2018, di Matteo Salvini, senza dimenticare le iniziative sociali e charity, come la consegna dei defibrillatori nelle zone sensibili della Val Tidone e di un ulteriore contributo ad AMOP, Associazione Malato Oncologico di Piacenza del Prof. Luigi Cavanna.
“In questi anni è cambiato il sentiment, la percezione del consumatore nei confronti della nostra azienda e dei nostri vini – ha proseguito il Presidente – Questo è stato possibile grazie all’innovazione sia di prodotto sia di packaging e di immagine, rendendoci oramai punto di riferimento nella provincia di Piacenza e centro anche di elaborazione culturale”. A tale proposito, nel corso dell’assemblea è stata annunciata l’organizzazione di un importante convegno, il prossimo 19 maggio a Villa Tavernago, con l’intervento di importanti relatori tra cui la dott.ssa Evelina Flachi, nutrizionista de La Prova del Cuoco di RAI 1 e il dott. Luca Spagna di Auchan International, che approfondiranno insieme a Giovanni Cremonesi, direttore di Coldiretti Piacenza e a Francesco Fissore, enologo di Cantina Valtidone, le varie tematiche legate alla produzione e alla diffusione del vino bio. A coordinare il convegno sarà il noto giornalista Gigi Padovani.
Dopo la sintesi sul bilancio sociale presentata dal Dott. Gabriele Camillo Erba, presidente del collegio sindacale e approvata dall’assemblea all’unanimità, è stato il Direttore Mauro Fontana a focalizzare l’attenzione sui prodotti della Cantina e le prospettive di mercato: “Il grande lavoro fatto sull’immagine e sull’innovazione di prodotto ha permesso di godere di molto più appeal nei confronti del consumatore – ha sottolineato Fontana – Non posso che ritenermi soddisfatto per il riscontro avuto con i nuovi prodotti ed è importante aver scelto proprio in questo periodo la proposta del vino biologico, settore che è in continuo incremento di consumo. I dati di vendita dei primi mesi del 2018 sono confortanti e abbiamo ulteriori possibilità di crescita che proveremo a sfruttare”.