Lamine di plastica e di latta ricavate da bottiglie e lattine per far scattare le serrature: tentano di penetrare in una gioielleria ma il colpo fallisce. I fatti sono accaduti ieri, intorno alle 14,30, in pieno centro, protagoniste due ragazze nomadi di 23 e 22 anni, entrambe incinte di 8 mesi, residenti a Schio (Vicenza) e Cremona. Una delle due giovani è riuscita ad aprire il portone di un palazzo lungo il Corso Vittorio Emanuele, portone accanto a una gioielleria. L’altra è rimasta lungo la via principale a fare da palo. La prima, una volta entrata nel cortile della palazzina, ha individuato la porta finestra che conduce alla gioielleria e con i passepartout artigianali di cui abbiamo parlato prima ha iniziato ad armeggiare con la serratura.
Il tentativo di effrazione ha fatto però scattare l’allarme e la ragazza è fuggita raggiungendo la complice, poi insieme si sono allontanate. Un passante le ha però notate incamminarsi in fretta e furia lungo via Tempio e ha collegato l’atteggiamento sospetto delle giovani rom all’antifurto scattato pochi secondi prima: ha così chiamato la polizia.
Una pattuglia è giunta sul posto in pochi istanti ma la volante è rimasta bloccata dalle fioriere che impediscono l’accesso a via Tempio, i poliziotti hanno iniziato un inseguimento a piedi riuscendo alla fine a raggiungere la coppia.
Entrambe sono state denunciate per tentato furto, porto abusivo di attrezzi da scasso, porto abusivo di coltello. Sono state raggiunte da un foglio di via obbligatorio e scamperanno l’eventuale arresto essendo incinta.