Futuro incerto per la Wixo Lpr, Pighi furioso: “Non gliene frega niente a nessuno” – AUDIO

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“Ho interrotto la ricerca di sponsor, se qualche soggetto di fiducia mi verrà a cercare io ci sarò”. Il presidente onorario della Wixo Lpr, Roberto Pighi, è un fiume in piena nell’annunciare che, ad oggi, non ci sono le condizioni affinché la società prosegua il proprio impegno nel volley di massima serie. Una conferenza stampa molto accessa alla quale hanno partecipato l’assessore Paolo Garetti e i rappresentanti della Banca di Piacenza: il vicedirettore generale Pietro Boselli e Gianmarco Maiavacca, della Segreteria del Comitato esecutivo.

“Per comporre una squadra competitiva servono 2 milioni di euro, ora in tasca ho 1 milione e 300 mila euro. Io infatti metterei 500mila euro, altrettanti ne arriverebbero da partner di fiducia come mio fratello, la famiglia Arici e la famiglia Giglio. Aggiungiamo 200mila euro dagli abbonamenti e 50-100mila euro da alcune realtà locali. Mi hanno proposto di allestire una squadra di bassa classifica: io già soffro perché non siamo competitivi per lo scudetto, in più il risparmio sarebbe di soli 500mila euro”. Pighi ha poi rivolto parole di gratitudine verso la Banca di Piacenza che dal 2004 ha messo a disposizione del volley piacentino 5 milioni e mezzo di euro: “Ci sono sponsor che vanno e vengono, offrono il loro supporto per un anno poi l’anno successivo lasciano. La Banca di Piacenza è una sicurezza e anche l’interessamento del presidente Corrado Sforza Fogliani non è mai stato di facciata”.

Secondo Pighi l’attuale amministrazione comunale non è esente da colpe, anzi: “Il sindaco Paolo Dosi in pochi mesi mi trovò due sponsor di grande spessore, da parte vostra ancora nulla. Ci sono città più piccole di Piacenza che girano il mondo vincendo campionati e Champions League, noi siamo ancora lontani 1 milione di euro dall’iscrizione dopo due mesi che faccio il barbone chiedendo aiuto a tutti, ma ce ne rendiamo conto?” chiosa Pighi indirizzandosi a Garetti.

Secondo Pighi il Comune avrebbe dovuto guidare una sorta di task force alla ricerca di sponsor, in particolare sono tre gli obiettivi mancati: “Avremmo potuto puntare a un gruppo alimentare, avremmo potuto stringere una collaborazione con Confindustria, inoltre si era profilata la figura di un grande imprenditore di Taiwan che alla fine ha deciso di finanziare Latina nonostante avesse contatti imprenditoriali con Piacenza. In questi casi era il Comune che doveva tirare le fila, invece mi sono mosso da solo, incontrando potenziali sponsor senza istituzioni alle spalle e senza poter dare conferme a nessuno. Chiunque abbia un po’ di onestà intellettuale non può non ammettere che sono stati commessi errori: questi tre obiettivi erano facilissimi da raggiungere, li abbiamo mancati perché non gliene frega un cazzo a nessuno”.

“Il mercato è già iniziato e noi non sappiamo ancora se riusciremo a iscriverci. Qui ci sono persone che lavorano, devono sapere cosa succederà il prossimo anno, è una questione di civiltà”.

“Dobbiamo capire che il volley è una risorsa per tutta la città, è l’unico sport dove potremmo puntare in alto e dove in passato abbiamo raggiunto vette internazionali importanti. Se togliamo la pallavolo a Piacenza cosa rimane? Rimangono buche, rimane una città triste come è stato detto in questi giorni”.

A questo punto prende la parola Garetti: “Innanzitutto noi siamo al governo da sei mesi, non è una scusa, però è necessario tempo affinché certi sistemi si possano consolidare. Nonostante questo l’amministrazione ha ancora dei contatti aperti e alcune trattative e finché non riceviamo dei no queste trattative restano aperte. Anch’io ho fatto notti insonni per il volley”.