Patrizia Barbieri, unica candidata italiana al ‘Premio miglior sindaco del mondo 2018’

L’unico nome italiano, nell’elenco delle candidature sinora presentate per il riconoscimento internazionale “World Mayor”, che ogni due anni premia il miglior sindaco del mondo e per l’edizione 2018 è dedicato alle donne, è quello del primo cittadino di Piacenza Patrizia Barbieri, che si dice “sorpresa e lusingata” della nomination. L’iniziativa è organizzata dalla fondazione filantropica City Mayors Foundation, che quest’anno ha scelto di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla promozione dell’impegno femminile in politica, a partire dalla considerazione che le donne costituiscono solo il 20% dei sindaci in tutto il mondo (percentuale che non va oltre il 35% se si considerano assessori e consiglieri).

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Alle 43 candidate attuali, provenienti da 28 Paesi, potranno aggiungersi entro l’estate altre aspiranti vincitrici: dall’elenco completo, aggiornato costantemente sul sito www.worldmayor.com/contest_2018/world-mayor-longlist-2018.html, verrà poi selezionata la shortlist delle finaliste. “La notizia – sottolinea Patrizia Barbieri – è giunta come una sopresa, che mi fa senz’altro piacere anche se il riconoscimento più importante al mio lavoro, nella concretezza dell’impegno quotidiano, è quello che arriva dai piacentini”.

La City Mayors Foundation ricorda, nel presentare il premio, che non solo “le donne sono ancora sottorappresentate in politica e nelle posizioni governative, ma troppo spesso il loro contributo in sfere che un tempo erano di monopolio maschile non viene sufficientemente considerato, così come il loro successo e le loro potenzialità”. “Credo che prima di ogni altro aspetto – rimarca il sindaco Barbieri – debba essere valutato il merito, indipendentemente dalla questione di genere. Ben venga, però, ogni iniziativa che va nella direzione di valorizzare e rendere più accessibile il percorso di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per tutte le donne, anche attraverso la politica e azioni di sensibilizzazione come quella della City Mayors Foundation”.