Nasce il marchio “I Piacentini” per tutelare i nostri salumi in Canada e negli Usa – AUDIO

La tradizione piacentina alla conquista degli States e del Canada. Presentato alla Camera di Commercio il nuovo logo che accompagnerà i nostri salumi tipici oltreoceano, un simbolo che permetterà di tutelare i nostri prodotti. “I Piacentini” questa la dicitura che i consumatori troveranno sulle etichette di coppa, salame e pancetta: “Nei Paesi extraeuropei il DOP non è tutelato automaticamente, per questo motivo il Consorzio Salumi DOP Piacentini ha registrato questo marchio. Canada e Stati Uniti sono le prime nazioni con cui abbiamo portato a termine questa operazione di tutela del marchio” spiega Francesco Boselli, titolare del Salumificio San Carlo e vicepresidente del Consorzio Salumi DOP Piacentini. Un’iniziativa messa in campo insieme alla Camera di Commercio, perché l’unione fa la forza, come spiega il presidente Alfredo Parietti: “Noi dobbiamo valorizzare le nostre peculiarità, ma sono operazioni che non si possono fare da soli, in questo senso rientra la collaborazione tra Consorzio, Camera di Commercio e tutti i protagonisti di questa filiera.

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Il Consorzio Salumi DOP Piacentini, nel pieno svolgimento del ruolo istituzionale di cui è investito, ha da tempo intrapreso un’attenta politica di tutela internazionale delle indicazioni geografiche in propria cura, pianificando una strategia di protezione giuridica volta ad erigere dei baluardi di tutela contro la contraffazione e l’usurpazione. Il ruolo istituzionale del Consorzio, infatti, lo vede in prima persona incaricato della promozione, valorizzazione e tutela giuridica delle singole indicazioni geografiche in relazione alle quali ha ricevuto l’incarico formale di vigilanza da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Un compito che il Consorzio svolge sia partecipando alle consultazioni relative ai nuovi Accordi di Libero Scambio che l’Unione Europea via via sigla con importanti partner commerciali mondiali, così da garantire e rafforzare la tutela dei propri segni distintivi di qualità, origine e cultura, sia mediante la pianificazione e strutturazione di un efficacie strumentario giuridico volto a prevenire o reprimere il deleterio fenomeno della contraffazione alimentare, sia nel mercato interno che in quello internazionale.

Il progetto di tutela messo a punto si sostanzia nel dar corso alla politica del doppio binario che deriva dalla sostanza stessa dell’incarico ricevuto dal Ministero, ovvero protezione giuridica a livello internazionale delle indicazioni geografiche (nel caso di specie DOP) e contestuale promozione e valorizzazione delle stesse presso i consumatori dei mercati di interesse con mirate azioni promozionali.

Sotto il profilo giuridico il Consorzio si è quindi adoperato per richiedere la protezione delle indicazioni geografiche anche nei Paesi nei quali questo il sistema di protezione delle indicazioni geografiche concepito a livello Unionale non è disciplinato, anzi in taluni casi avversato, mediante la richiesta di protezione come marchio di certificazione e, dove non possibile, collettivo.

Si tratta di segni distintivi che consentono di ottenere un’efficacia protezione contro la contraffazione e anche il controllo da parte del Consorzio riguardo le modalità di presentazione e immissione al consumo dei prodotti. In effetti, mediante il rispetto del regolamento d’uso del marchio di certificazione e/o collettivo si estende oltre i confini Europei il rispetto delle norme contenute nel disciplinare di produzione.

In questa direzione si è quindi recentemente richiesta la protezione come marchio di certificazione in Canada e negli Stati Uniti d’America e sono in corso i procedimenti amministrativi che nel breve volgere di pochi mesi si concluderanno con la registrazione dei marchi.

L’attivazione di efficaci servizi di monitoraggio mondiale dei marchi e la fase sperimentale di sorveglianza WEB attiva sulle denominazioni concorrono a rafforzare gli strumenti di tutela del Consorzio.

Servizi che si completano con un costante capillare controllo anche dei mercati e delle fiere di settore in tutto il mondo, anche mediante l’intervento diretto dei Consorziati i quali sono anch’essi parte attiva di questo progetto di tutela del Consorzio.