A Matelica un museo dedicato a Enrico Mattei, la sua storia legata a Piacenza

Sabato 7 Aprile alle ore 16, sarà inaugurato a Matelica, in provincia di Macerata, il museo dedicato ad Enrico Mattei, a Palazzo Mattei, già abitazione del fondatore dell’ENI.

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La ricca e rocambolesca storia personale di Entico Mattei, intrecciata intensamente alla storia del nostro paese, verrà raccontata attraverso gli oggetti, i documenti, le immagini ed i cimeli raccolti dalla Nipote Rosangela Mattei, che è da sempre impegnata a raccontare la bellissima storia di suo zio Enrico.

Palazzo Mattei è già una meta turistica per tanti che, dall’Italia e dall’estero, si muovono sulle tracce di un uomo la cui storia meriterebbe ben più di un romanzo per essere raccontata, e che comunque già costituisce ben più di un capitolo nei libri di storia contemporanea.

Mattei infatti, dopo aver avuto un ruolo importante nella resistenza partigiana (fu uno dei sei esponenti del Comitato di Liberazione Nazionale in testa al corteo del 6 maggio ’45 a Milano), fu nominato nell’immediato dopoguerra, commissario liquidatore dell’AGIP. Anziché adempiere al mandato che avrebbe favorito la colonizzazione del mercato dell’energia in Italia da parte della gigantesche multinazionali del petrolio americane, e resosi conto delle grani potenzialità dell’ente, lavorò sottobanco, contravvenendo al mandato, per rafforzarla.

Di fatto mise il mondo politico italiano di fronte ad un fatto compiuto, che rivelava come il nostro paese avesse la forza e la capacità per muoversi da solo. Le grandi Multinazionali rimasero con un palmo di naso, ed Enrico Mattei ci rimise la vita. Infatti lo statista ed imprenditore di Matelica rimase ucciso in un attentato che rimane ancor oggi uno dei misteri d’Italia e per il quale esecutori e mandanti restano ignoti. La struttura museale raccoglierà oggetti appartenuti a Mattei, come le sue canne da pesca, ma anche fotografie che immortalano i momenti salienti della sua la vita, e tanti ritagli di giornale d’epoca.

Rilevante nel percorso storico previsto nel museo sarà lo spazio riservato alla scoperta del petrolio a Cortemaggiore, evento che cambiò la storia d’Italia e che consentì a Mattei di trasformarsi da liquidatore dell’AGIP incaricato, a fondatore dell’ENI.

Non a caso tra le autorità invitate alla inaugurazione vi è anche il Sindaco di Cortemaggiore, Gabriele Girometta, che parteciperà all’evento con una delegazione della cittadina piacentina che coinvolgerà anche il presidente della associazione Turistica Cristian Carini.

La benzina SuperCortemaggiore fu protagonista del boom economico post bellico, ed aldilà dell’impatto che il petrolio piacentino ebbe sulla storia del nostro paese, accompagnò gli italiani per più di un decennio fino a diventare un vero e proprio fenomeno di costume.

Il cane a sei zampe, diventato il simbolo dell’ENI fu pensato e creato per accompagnare la benzina Italiana SuperCortemaggiore. In tanti ancora ricordano il carosello del 1958 interpretato da Franca Valeri e Gabriele Ferzetti con la sceneggiatura di Dario Fo e la regia di Luciano Emmer. Il filmato pubblicitario si concludeva con il celebre slogan: Supercortemaggiore, la potente benzina italiana.

L’intreccio tra la famiglia Mattei e la provincia di Piacenza perdura anche ai tempi nostri, infatti Aroldo Curzi Mattei, nipote di Enrico Mattei è presidente dell’azienda piacentina Infinity biotech, che si occupa di disinfezione di ambienti, acqua e superfici. Non a caso la stampa nazionale ha da tempo parlato del passaggio dall’oro nero a quello Bianco da parte della famiglia Mattei con una sorta di passaggio di testimone da Enrico al nipote Aroldo.