“Abbiamo dimenticato la Pasqua, ci restano le croci ma anche le colpe che addossiamo sempre agli altri”. Con questa citazione il vescovo di Piacenza e Bobbio, monsignor Gianni Ambrosio, ha voluto rivolgere un augurio e allo stesso tempo un appello alla comunità piacentina in occasione delle festività pasquali.
“Una frase che rispecchia i nostri tempi, una certa esaltazione del presente, mettere sempre in evidenza noi stessi dimenticando gli altri, non guardando al futuro, chiusi nel nostro piccolo mondo. Abbiamo davvero bisogno di recuperare la forza, la luce della Pasqua per uscire da noi stessi perché la luce della Pasqua è il grande avvertimento che noi abbiamo: illumina la nostra vita e ci aiuta a ricordare che le croci restano, ma sono croci che generano la vita, perché Cristo si è offerto nel donare la sua vita per noi. E’ una croce radiosa anche per noi: le sofferenze, le difficoltà e l’oscurità non sono l’ultima parola, l’ultima parola è la speranza, la luce che illumina”.
Un pensiero anche a suor Leonella Sgorbati: “Un segno della Pasqua, della vita nuova e dell’amore che si dona. Ha dedicato la sua vita, è stata uccisa e mentre stava per morire ha detto ‘perdono, perdono, perdono’. Sarà beatificata il 26 maggio nella nostra Cattedrale, è l’esempio di come non sia il Male ad avere l’ultima parola”.