Gli esposti da parte di Codacons sono giunti anche alla Procura di Piacenza, come in altre 104 in tutta Italia, dopo lo scandalo “Datagate” e il possibile coinvolgimento anche di utenti piacentini. Secondo l’associazione la decisione di rivolgersi alla Magistratura era doveroso dopo l’aggravarsi dello scandalo sull’utilizzo dei dati sensibili degli utenti a fini elettorali. Codacons vuole capire se esistono eventuali reati commessi sul territorio italiano da Facebook o da società terze legate al social network.
Intanto la commissione della Camera Usa per l’energia e il commercio convocherà il fondatore, di Facebook, Mark Zuckerberg, come testimone per lo scandalo sui profili violati degli utenti del social network.