Nell’ambito del Progetto “Generazioni all’Opera per costruire ponti”, Domenica 25 marzo alle ore 17 al teatro President si terrà “Jesus”, uno spettacolo musicale che parla di libertà, di fede, di amore… Una iniziativa promossa dalla Famiglia Piasinteina e realizzato grazie alla collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, degli Amici della Lirica e dal Nuovo Giornale.
Jesus è un musical pieno di emozioni che ha per protagonisti quattro personaggi con caratteristiche totalmente diverse accomunati dall’incontro con Dio attraverso suo Figlio, Uomini che sono stati toccati dal Verbo, divenendo essi stessi Verbo.: Barabba (Claudio Mattioli, Basso-baritono), Pietro (Massimiliano Barbolini, tenore), Maria (Mojaca Milic, soprano) e Maria Maddalena (Barbara Zanasi, attrice). Ognuno dei quali conduce a suo modo alla scoperta di Cristo. Le musiche che accompagnano lo spettacolo sono di Claudio Mattioli e di Franck, con Anatoli Ricci al flauto e Giorgio Fasciolo al pianoforte.
“Distruggete questo tempio e in tre giorni lo faro’ risorgere”
Queste sono le parole di Gesu’, pronunciate da Pietro nel momento culmine dello spettacolo “Jesus”, quando la resurrezione di Cristo diviene un fatto compiuto, che tutti i personaggi chiave di questo spettacolo condividono, dando cosi’ vita ad un emozionante incontro di voci. Eppure quelle stesse parole riempiono di significato ogni momento dello spettacolo. E’ come se, sospese dopo la prima volta che Gesu’ le aveva pronunciate in vita, esse attendano di materializzarsi attraverso Pietro, colui che poi avrebbe portato la testimonianza del Cristianesimo nel mondo.
La marginale presenza in scena di Gesu’ conferisce all’intera rappresentazione la profondita’ legata all’elemento della fede e della conversione.
Gesu’ Barabba, provvidenzialmente omonimo di Gesu’ Cristo, e’ un prigioniero politico, condannato per reati di sovversione e per la lotta che conduce per liberare la sua gente dalla dominazione romana. La sua scarcerazione, avvenuta a furor di popolo, ha determinato la condanna a morte di Gesu’ Cristo.
La morte di un uomo giusto, per salvare la vita di un uomo che ha un profondo e personale senso della giustizia.
A confronto sono Gesu’ Barabba, l’uomo di giustizia che propone un messianismo terreno e Gesu’ Cristo, l’uomo giusto che propone un messianismo di amore e sacrificio.
Violenza e amore.
La liberta’ di Barabba, quella dalle catene di una schiavitu’ terrena contro la liberta’ di Gesu’, quella dal peccato, per assurgere a vita eterna.
“Chi era costui, chi era quell’uomo?” si domanda Barabba.
Gli rispondone Pietro, un onesto peccatore che dall’incontro con Gesu’ ha scoperto l’amore e la fede. Lo ricorda Maddalena, che cambiata radicalmente dall’ultima volta che Barabba la aveva incontrata e conosciuta, dopo una vita vissuta nel dolore e nella sterilita’ dei piaceri della carne, comunica a Barabba il raggiungimento di una pace interiore scaturita dal suo incontro con Gesu’. Infine lo sottolinea Maria, una madre che ha appena visto il figlio morire sulla croce, ma che nonostante il dolore trova la forza di avere fede e di abbracciare Barabba come un nuovo figlio ritrovato.
Jesus e’ uno spettacolo che esplora la conversione di Barabba, attraverso la comprensione che la vera liberta’ appartiene alla sfera della fede e dell’amore, non della lotta armata.
Barabba comprendera’ che quell’uomo non era altro che lui stesso.