Incendio a Castelsangiovanni ma i pompieri arrivano da Piacenza: “Carenza d’organico di 50 unità”

Vigili del fuoco

Episodio che lascia intendere le difficoltà d’organico che devono affrontare i vigili del fuoco del territorio. Ieri sera, sabato 17 marzo, fiamme hanno iniziato a divampare in un’abitazione di Castel San Giovanni. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco: non quelli del comando di Castel San Giovanni, bensì dalla caserma di Piacenza. Questo perché i pompieri castellani sono stati inviati a Piacenza per coprire mancanza di uomini. Insomma una coperta troppo corta che ieri sera ha mostrato la sua inadeguatezza. Una situazione confermata anche dal sindacato dei vigili del fuoco, Conapo:

Radio Sound

“Con la presente questa organizzazione sindacale ritiene di dover condividere alcune doverose riflessioni. Il Comando di Piacenza soffre purtroppo da tempo di una cronica carenza di personale operativo pari a circa 50 unità, che su di un organico di circa 180 operativi rappresenta una carenza di più del 30% del personale, la quale incide pesantemente sull’operatività del comando portando sempre più spesso alla sospensione di un distaccamento sul territorio provinciale per consentire la piena operatività indispensabile per garantire la sicurezza del personale operativo e del cittadino. È inoltre indispensabile considerare che su queste carenze di fondo si innestano le malattie, gli infortuni le ferie inoltre la partecipazione ai corsi di formazione e aggiornamento fondamentali per fornire un servizio professionale alla popolazione. Questa problematica è stata più volte portata all’attenzione dei nostri dirigenti provinciali regionali e nazionali, prova ne è che il nostro sindacato risulta tuttora impegnato in uno stato di agitazione sulla questione. Duole sottolineare come adesso nel territorio piacentino vi è una evidente anomalia per la quale, nel momento del bisogno, bisogna avere la fortuna di essere i primi ed aggiungiamo al posto giusto per avere un soccorso in tempi adeguati. Tutto questo nonostante il personale del Comando, e va sottolineato, negli anni abbia fatto notevoli sforzi per garantire la miglior copertura possibile del territorio provinciale consentendo l’apertura prima del distaccamento di Bobbio e poi di quello di Castelsangiovanni senza alcun incremento organico effettivo. Quello che non deve succedere, e che purtroppo per certi aspetti è successo in riferimento all’evento, è che si incolpi di questa situazione il personale operativo in servizio quella notte attribuendogli colpe sui presunti tempi di intervento che non possono in nessun modo essere a loro imputati”.