«Piacenza non può accogliere altri immigrati, che siano profughi o sedicenti tali. Il nuovo governo dovrà subito attuare iniziative per ridurre in modo drastico gli arrivi e procedere ai rimpatri, dopo accordi con i Paesi di origine, di chi non ha diritto a restare qui. Piacenza è la prima in regione per numero di immigrati, 20mila, e non intendiamo detenere questo record ancora a lungo». I parlamentari della Lega, il deputato Elena Murelli e il senatore Pietro Pisani, commentano così il nuovo bando della prefettura da 38 milioni di euro per l’accoglienza di nuovi profughi, che porterà da 1.100 a 1.500 il numero degli immigrati ospitati in strutture della provincia.
«I danni della sinistra – proseguono Murelli e Pisani – sono ben evidenti, nonostante la bocciatura del Pd da parte degli elettori. Il governo, soltanto per motivi elettorali, era riuscito a bloccarli per un po’. Il nostro territorio non può accoglierne altri. Il rischio è che aumentino le tensioni con i cittadini che vedono giovani profughi, in attesa di sapere se potranno restare, non far nulla tutto il giorno e costare alla comunità 35 euro al giorno. E dubitiamo che possano trovare un’occupazione, nonostante i “milioni di posti di lavoro” vantati da Renzi e Poletti. E lo dimostriamo: da ottobre a dicembre 2017 l’occupazione nella zona euro è cresciuta di 0,3%, ma l’Italia è l’unico Paese con il segno negativo (-0,3%)».
I due parlamentari concludono: «In Italia ci sono 490mila immigrati che non hanno diritto a rimanere. Ebbene, nel 2017, a fronte di 119mila persone sbarcate, soltanto 17mila sono state quelle rimpatriate o espulse. E gli altri che fine fanno? Lo Stato sa chi sono, come vivono e dove siano in questo momento?».