“Salve popolo, siamo qui oggi per comunicarvi con grande gioia, che circa 26.600 dati personali (email, password, cellulari, indirizzi) di maestre, insegnanti, referenti e dirigenti di molte scuole italiane sono entrate in nostro possesso!”. In questo modo, con un tweet datato 7 marzo, il gruppo hacker LulzSecIta, appartenente all’organizzazione Anonymous, ha annunciato la pubblicazione online di dati sensibili appartenenti a docenti italiani. In tutto sarebbero stati colpiti circa 7mila insegnanti.
Dell’attacco hacker sono rimasti coinvolti anche operatori e scuole di Piacenza e provincia. Un gesto mirato a colpire la riforma della Buona scuola e il sistema di alternanza scuola – lavoro voluto dal ministro Fedeli: “Studenti di un liceo scientifico che iniziano a conoscere il mondo del lavoro a partire da una catena di cancro come McDonald’s, può essere paragonata solamente alla stregua di un povero elefante in un negozio di porcellana, studenti che alla fine vengono anche sfruttati solo per il vostro interesse nell’avere manodopera giovane e gratuita. Siete solo aguzzini che sfruttano l’esperienza nulla che hanno i giovani d’oggi approfittandovene per il vostro tornaconto personale” spiega LulzSecIta.