Nell’ambito dei massicci controlli messi in atto dai carabinieri nella giornata di ieri, mercoledì 21 febbraio, una pattuglia in borghese della stazione Levante ha notato un egiziano di 26 anni davanti a un bar di via Alberoni. Un uomo arrestato sei giorni prima sempre per spaccio di droga e raggiunto dal divieto di tornare a Piacenza. E invece era lì, davanti a un locale, motivo per cui i militari hanno deciso di tenere d’occhio i suoi movimenti, prima di agire.
Il giovane, a un certo punto, è stato raggiunto da una vettura, guidata da un italiano di 40 anni, ed è salito a bordo del mezzo: a quel punto la pattuglia lo ha così seguito avvisando nel frattempo i colleghi del Radiomobile che poco dopo hanno bloccato l’auto a Pontenure.
Il conducente è stato trovato in possesso di un tritaerba e di 2 grammi di hashish e subito ha confessato di aver acquistato la droga dall’egiziano di cui, anzi, era cliente abituale.
I militari hanno così segnalato come assuntore il 40enne e condotto in caserma il nordafricano: quest’ultimo, però, al suo arrivo ha iniziato a gridare “Io non seguo la legge italiana, la mia legge è solo il Corano” e ha cominciato ad aggredire i carabinieri, uno dei quali ha riportato cinque giorni di prognosi. Oltre alle botte anche minacce del tipo “Ammazzo voi e le vostre famiglie”. Una volta bloccato, il 36enne è stato arrestato per violenza a pubblico ufficiale e denunciato per spaccio di droga e per non aver osservato il divieto di ritorno a Piacenza.