«Riportare la persona al centro degli impegni della politica vuol dire porre l’accento anche sugli interventi a favore della famiglia». È il pensiero di Andrea Pasini, segretario regionale UDC, capolista alla Camera nel collegio di Reggio, Parma e Piacenza per “Noi con l’Italia-UDC”.
«Non è più il tempo delle misure spot a favore delle famiglie come gli 80 euro di Renzi. È ora di interventi strutturali a partire da misure necessarie a sostenere la natalità – nel 2017 le nascite hanno toccato il picco del -2% sull’anno precedente – una delle priorità del nostro Paese. Ecco perché ho sottoscritto i tre punti proposti dal Forum delle Famiglie dell’Emilia Romagna: il #PattoXNatalità, il principio che i figli sono un bene comune, l’impegno a sostenere politiche familiari che vadano oltre quelle meramente assistenziali».
«I bambini devono essere considerati un bene comune perché rappresentano il futuro di tutti noi. Meno nascite oggi significano una crescente spesa sanitaria e pensionistica e costi da sostenere per una popolazione sempre più anziana».
«Quando si parla di famiglia non si può non pensare ai costi che sostengono i genitori per far crescere i propri figli (rette asili e scuole materne, trasporti pubblici, visite mediche). Ecco perché proponiamo una legge quadro che preveda una progressiva applicazione del “quoziente familiare” per una significativa riduzione del fisco in proporzione alla composizione dei nuclei familiari, con priorità dei figli a carico e conseguente revisione dell’ISEE. Ma non si può nemmeno non pensare alle politiche della casa – in particolare per le giovani coppie -, a quelle di conciliazione lavoro famiglia, anche attraverso l’adozione della certificazione “Family Audit” per enti pubblici e aziende e al lavoro giovanile».