“E’ un quadro a tinte fosche quello che emerge dal servizio uscito sui pensionati piacentini: viene certificato che in mezzo ai 12 milioni di italiani che secondo il Censis hanno rinunciato a curarsi ci sono anche loro. Mentre gli altri partiti perseguono in una scellerata campagna elettorale a base di promesse mirabolanti e irrealizzabili, Liberi e Uguali nel suo programma di governo combatte alla radice questa deriva ricostruendo i patti sociali infranti dalle politiche di questi anni”. E’ questa la premessa che fanno Francesco Cacciatore e Alessandro Ghisoni, candidati alla Camera e al Senato per LeU alle elezioni del prossimo 4 marzo, prima di avanzare la proposta di “abolire la barriera all’ingresso dei servizi sanitari” rappresentata dal “super-ticket” su ogni ricetta per le prestazioni di diagnostica e specialistica.
“L’investimento in spesa sanitaria è vicino alla soglia di non ritorno, siamo poco sopra al 6% del Pil: la crescita di questo Paese passa dall’universalità delle cure sanitarie. E l’abolizione del superticket su ogni ricetta per le prestazioni di diagnostica e specialistica è un passaggio obbligato, insieme ad una rimodulazione in senso progressivo delle imposte: chi ha di più deve pagare di più”.