C’è stato l’ascolto al centro degli incontri che oggi, nella cornice della Volta del Vescovo, il ministro alla giustizia e candidato alla Camera Andrea Orlando, affiancato dai candidati piacentini del Pd, ha tenuto con le organizzazioni sociali, sindacali e del mondo produttivo. La terza tappa, dopo Parma e Reggio Emilia, di un percorso – come ha specificato Orlando – nato per confrontarsi sui programmi, «perché credo che la proposta politica debba nascere dal confronto, perché credo nell’importanza dei corpi intermedi per ridare forza alla nostra democrazia. La politica parla molto, troppo spesso urla, ma raramente ascolta».
Dopo gli incontri a porte chiuse con i rappresentati delle categorie, Orlando ha condiviso alcune valutazioni con i giornalisti. «È stata l’occasione per fare il punto sui provvedimenti del Governo e sugli effetti che hanno generato sui territori, mettendomi a disposizione di una provincia per la quale vorrei dimostrarti utile. Questo metodo di confronto è stato salutato positivamente dagli operatori che quotidianamente lavorano sul campo. La politica deve recuperare il consenso e l’ascolto è una delle condizioni essenziali». Tra le questioni emerse, il ministro ha sottolineato il dibattito sulle trasformazioni del tessuto produttivo, «in profondo mutamento sia nell’industria che nella logistica, con effetti collaterali da gestire e amministrare», ma anche «l’allarme crescente della falsa cooperazione che può inquinare il tessuto territoriale, perciò occorre attuare delle misure per tutelare i lavoratori, assicurare una condizione adeguata di lavoro ed evitare forme di contaminazione dell’economia».
Orlando ha avvertito un «apprezzamento generale» per le politiche nazionali del centrosinistra a sostegno delle imprese, pur evidenziando quello che è un dubbio sul quale servirà il massimo impegno delle istituzioni: “Come raccordare i grandi soggetti globali che si insediano sul territorio con le esigenze della comunità?”. Dando ampio spazio a ciascun argomento, si è focalizzato anche sulla fiscalità, il piccolo commercio, il welfare e il Terzo settore. Con un promessa fondamentale: «Quello di oggi non deve rimanere un momento isolato, ma l’inizio di una discussione costante e ben strutturata con i soggetti territoriali. Ho dato appuntamento a tutti dopo il 4 marzo, per proseguire questo metodo di interlocuzione».
Interrogato sull’aggressione del carabiniere durante il corteo contro CasaPound in centro storico a Piacenza, Orlando ha ribadito la sua ferma condanna: «Antifascismo e violenza sono due termini tra loro incompatibili. Esprimo massima solidarietà alle Forze dell’Ordine». Infine, a proposito di Parma capitale della cultura 2020, ha dichiarato che «ora dovremo impegnarci per innescare benefici economici e turistici anche alle città limitrofe in Emilia, compresa Piacenza».