“Il centrodestra e Tommaso Foti minacciano di asfaltarci, ma non hanno mai dato nulla a questo territorio. Non hanno portato un solo risultato. Solo chiacchiere, odio e paura seminati e radicati nel tempo. Nulla di più. Il Pd schiera invece una squadra di candidati concreti, preparati e compententi. Donne e uomini che, ciascuno per il suo ruolo, ha fatto tanto per Piacenza. Lo diciamo con la dovuta umiltà, ma è giusto ristabilire la realtà delle cose”. Da Fiorenzuola i portacolori del Partito Democratico alle elezioni politiche lanciano un affondo alla coalizione di centrodestra. L’occasione, stamattina, è stata offerta dall’incontro con il ministro Andrea Orlando al Teatro Lucca. Presenti Patrizia Calza, Paola Gazzolo, Paola De Micheli e Marco Bergonzi. “La scelta è chiara”, affermano. “C’è chi vuole un paese immutabile, sempre uguale a se stesso, e chi invece intende governare il cambiamento: da un lato l’Italia del buio, dall’altra l’orgoglio di un Paese vitale”.
Un intervento a cui ha fatto eco quello di Orlando, nella lista proporzionale della Camera. “Il dibattito politico è ostaggio di parole d’ordine imposte dalla destra. Il numero di omicidi si è ridotto ad un terzo rispetto ad inizio anni ’90, ma la Tv ci fa credere di vivere nel Bronx. Si discute tanto dei 100 mila migranti presenti in Italia, ma ci si dimentica dei 5 milioni di poveri del nostro Paese. Uomini e donne che vivono in condizioni di bisogno non a causa dell’immigrazione, ma di un modello economico che ha concentrato il 25% per cento delle ricchezze nelle mani dell’1% della popolazione. È di questo che bisogna discutere”, ha affermato Orlando. “Con il centrodestra rischiano di saltare i diritti sociali. Vogliono introdurre la flat tax, che significa istituzionalizzare le disuguaglianze: pagheremo tutti allo stesso modo, ricchi e poveri. Arriveranno tagli a scuola, sanità e pensioni. Noi invece vogliamo difendere le conquiste compiute in questi anni, vogliamo continuare a crescere senza lasciare indietro nessuno”. Quindi un attacco anche ai 5 Stelle. “Metà dei candidati del Movimento sono ad insaputa di Di Maio: non sapeva di quelli massoni, non sapeva di quelli finiti nello scandalo dei rimborsi. Cosa può sapere quindi del governo del Paese? E’ totalmente inconsapevole”. “Il centrosinistra – ha concluso il ministro – è l’unica alternativa alle ricette della destra e all’incompetenza grillina”.