Corteo antifascista e aggressione al carabiniere, proseguono le indagini dopo i tre arresti – VIDEO

AGGIORNAMENTO – Alle 14.30 circa presso la questura di Bologna si è consegnato, accompagnato dal suo legale, il terzo indagato colpito da misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del tribunale di Piacenza in esito all’attività investigativa condotta dal Nucleo Informativo dei carabinieri e dalla Digos di Piacenza. Si tratta del 22enne modenese Lorenzo Canti. Dopo i due arresti avvenuti a Torino e a Pavia, il giovane si è costituito, accompagnato dal suo avvocato, alla questura di Bologna. Il 22enne risulta essere attivista di un collettivo autonomo modenese. Il giovane, al quale è stato notificato il provvedimento cautelare, verrà tradotto presso il carcere “Le Novate” di Piacenza.

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Questo terzo manifestante era stato già individuato e per lui era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare. Ordinanza che però non era ancora stata applicata dal momento che l’uomo non risultava reperibile. Oggi dunque la cattura.


Due persone arrestate e una decina di indagati. Polizia e carabinieri di Piacenza e Torino stanno lavorando a stretto contatto per identificare gli altri manifestanti che hanno preso parte al pestaggio del brigadiere del Battaglione di Bologna durante la manifestazione antifascista di sabato scorso. I due arrestati sono Moustafa Elshennawi, 23enne egiziano residente a Belgioioso (Pavia), e Giorgio Battagliola, 28enne residente a Bussoleno (Torino). Il primo lavora come magazziniere in una ditta del polo logistico di Piacenza, mentre il secondo è cuoco in un ristorante. In particolare l’italiano non è un volto nuovo alle forze dell’ordine: si tratta di un antagonista attivo tra le fila dei No Tav piemontesi, basti pensare che proprio questa mattina il 28enne aveva appuntamento in tribunale per reati legati ad altre manifestazioni precedenti. L’egiziano, invece, risulterebbe iscritto alla sezione Pavia – Lodi del sindacato Si Cobas, presenza costante durante le manifestazioni di protesta all’interno del polo logistico piacentino: proprio una bandiera del sindacato, che il nordafricano indossava durante gli scontri, avrebbe facilitato il suo riconoscimento attraverso i video del pestaggio al carabiniere.

In realtà è stata spiccata un’ordinanza di custodia cautelare anche per un terzo manifestante già identificato, ma le operazioni sono tuttora in corso.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Piacenza, hanno visto la stretta collaborazione tra carabinieri e polizia di Piacenza e Torino: le forze dell’ordine hanno visionato filmati e immagini, scambiandosi informazioni utili al riconoscimento. Le indagini sono scattate immediatamente, concentrandosi su due filoni differenti: da una parte le irregolarità avvenute durante il corteo con i manifestanti che hanno deliberatamente scelto di deviare il percorso prestabilito tra organizzatori e forze dell’ordine, dall’altra il brutale pestaggio del carabiniere durante gli scontri in via Cittadella.

Nel primo caso si tratta di reati legati allo svolgimento della manifestazione, reati per cui sono stati indagati due organizzatori dell’evento e una decina di manifestanti che ora rischiano la denuncia per il mancato rispetto dell’articolo 18 del codice di pubblica sicurezza. Ben più grave invece la posizione dei quattro o cinque manifestanti che hanno partecipato al pestaggio del carabiniere: per loro si parla di accuse pesanti come violenza e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali gravi, imputazioni alle quali si potrebbe aggiungere anche rapina. Come detto, tre sono stati già individuati e due di loro arrestati: la Procura starebbe valutando l’ipotesi del giudizio immediato.

 

SIAP: “COMPLIMENTI AI VERTICI DI POLIZIA E CARABINIERI”

piena soddisfazione per i risultati investigativi raggiunti grazie alla collaborazione tra le forze di Polizia in più province del Paese che hanno assicurato alla giustizia i vari responsabili del vile attacco agli uomini dello Stato in occasione degli scontri avvenuti a Piacenza il 10 febbraio in via S. Antonino. . Una risposta così è una garanzia di uno Stato che deve sempre più dare risposte concrete ai cittadini che necessitano di continue garanzie e certezze. Complimenti ai colleghi che hanno ancora una volta dimostrato grandi capacità investigative riconosciute da sempre. Complimenti ai vertici, al Questore di Piacenza Ostuni e al Colonnello dei carabinieri Scattarretico che, con la loro presenza sul campo, hanno dimostrato quanto la collaborazione e la sinergia sono gli strumenti più efficaci utili a difendere la sicurezza dei cittadini sempre più bisognosi e assetati di giustizia . speriamo si continui in questa direzione piena di motivazioni e collaborazione.

“Complimenti alle forze dell’ordine e agli investigatori che, in pochi giorni, hanno portato all’arresto di tre persone ritenute responsabili del pestaggio del carabiniere durante il corteo antagonista di sabato scorso a Piacenza. Hanno svolto un ottimo lavoro investigativo: ora l’auspicio è che, una volta accertate le responsabilità, vengano applicate pene severe come richiede la gravità dei fatti compiuti” commenta l’onorevole del Pd Marco Bergonzi.