L’iter è complesso. La Provincia di Piacenza ha accolto le richieste per tre nuovi esercizi farmaceutici. Richieste arrivate da Gariga di Podenzano, San Nicolò e Niviano. Sul cambiamento della pianta organica sono stati sentiti anche i pareri – non vincolanti – di Federfarma e ordine dei farmacisti. Da via Garibaldi, per la verità, parere favorevole era già stato espresso in commissione la settimana scorsa. Spetterà ai Comuni esercitare il diritto di prelazione. Decidere cioè se le nuove farmacie dovranno essere comunali o predisporre un bando per la cessione a privati. Ma per questo c’è ancora tempo. «Alla base del nostro sì – ha detto oggi in consiglio provinciale l’assessore alle politiche sociali Paola Gazzolo – c’è il fatto di voler favorire una equa, corretta e capillare distribuzione del farmaco sul territorio». In Provincia si è parlato anche di crisi. L’assessore al lavoro Fernando Tribi ha annunciato che nella seduta del 22 dicembre illustrerà le misure cuscinetto per fronteggiare il difficile momento dell’economia nazionale e internazionale. Misure frutto del tavolo di concertazione con – tra gli altri – sindacati e Confindustria del 18 novembre. Qualche anticipazione. Si parla di sostegno al credito per le imprese e di una proposta, avanzata alle banche: sospendere la riscossione dei mutui di chi ha subito licenziamenti o è in cassa integrazione. In sede consiliare sono stati anche definiti alcuni dettagli amministrativi sulla convenzione della consulta delle province del Po. Da Tommaso Foti (An-Pdl) l’invito a effettuare interventi sul fiume integrati, dalla sorgente al delta.