Giovedì 1 Febbraio 2018 sarà ricordata come la data in cui, dopo 35 anni di gestione da parte dell’Ausl, è stata firmata la convenzione del progetto tecnico-organizzativo, per la gestione dei servizi sociali area minori e disabili da parte di quattro comuni della Provincia di Piacenza.
I protagonisti sono i Comuni di Alseno, Cadeo, Fiorenzuola d ‘Arda e Pontenure che hanno dato vita a un’importante convenzione che vede la gestione congiunta in forma associata dei servizi sociali per quanto concerne l’ambito amministrativo, economico- finanziario e tecnico-operativo.
La firma è stata apposta durante la conferenza stampa di presentazione del progetto presso la sala dell’Orologio del Comune di Fiorenzuola, alla presenza dei quattro sindaci coinvolti, dell’assessore alla politiche sociali del comune capoluogo della val d’Arda Paola Pizzelli e della dott.ssa Sabina Dordoni referente del progetto e responsabile sempre per il comune di Fiorenzuola dei servizi alla persona e alla famiglia.
Ovviamente non potevano mancare i diretti interessati a questa convenzione ovvero gli operatori-educatori che svolgono il loro lavoro per il Distretto di Levante e per i quattro Comuni coinvolti.
“Un passaggio importante ma allo stesso tempo difficile quello che stiamo per affrontare – spiega il sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi – non è certo facile ritirare le deleghe detenute dall’Ausl per ben 35 anni ma grazie al lavoro e al’impegno di tutti i soggetti coinvolti in questo progetto contiamo di ottenere importanti risultati. Tengo a precisare che i veri autori di tutto questo sono stati gli operatori e coloro che con il proprio lavoro hanno contribuito a redarre la convenzione nei minimi dettagli”.
Gandolfi conclude dicendo “L’accordo parte ascoltando le reali necessità degli operatori e degli utenti di questi servizi poichè il nostro obiettivo è quello di migliorare i risultati già ottenuti in questi anni dalla gestione Ausl”.
Concorde anche il sindaco di Cadeo Marco Bricconi “ Passaggio difficile che ci ha impegnato per lungo tempo e che ha raggiunto un risultato che si può definire più tecnico che non politico che nasce dalla volontà di un contatto più diretto da parte dei Comuni coinvolti per quanto concerne i servizi nei confronti di minori e disabili”.
“Il nostro grazie va a operatori e assistenti sociali che hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo. Il nostro intento è offrire un servizio di qualità che verrà gestito in prima persona dai Comuni” queste le parole di Manola Gruppi sindaco di Pontenure che pone l’accento sul fatto che il lavoro da fare è solo all’inizio ed è senza dubbio complesso e delicato ma sicuramente i nostri uffici e il nostro personale è professionale e pronto ad impegnarsi al meglio.
“Per Alseno al momento il servizio è in capo al sottoscritto- spiega Davide Zucchi sindaco alsenese – ma il progetto iniziato ormai anni è stato finalmente portato a compimento nel migliore dei modi che in breve tempo ha portato i 4 comuni ad una soluzione condivisa all’unanimità. Conclude Zucchi “ solitamente i passaggi di consegne da una gestione all’altra comportano alcuni scompensi per l’utente, ma questo non è il caso in quanto contiamo su professionisti professionali che già operavano da anni in questo settore per gli stessi Comuni o per il Distretto di Levante”.
Tutti concordi nell’ammettere che lo scopo è migliorare un servizio che in alcune parti poteva essere deficitante.
Degno di nota il ruolo svolto dall’assessore Pizzelli la quale ha messo in evidenza il fatto che si tratta di un cambiamento storico importante e che nonostante la firma il lavoro non è ancora concluso ma è solo all’inizio. “L’obiettivo è offrire un servizio diretto e mirato in grado di poter dare risposte concrete e precise, garantendo all’utente, in questo particolar caso minore o disabile, una qualità della vita migliore. Artefice di tutto ciò – conclude l’Assessore- è stato il lavoro svolto dalla dott.ssa Dordoni”.
Chiamata in causa la stessa Dordoni ha specificato che tutti gli operatori hanno preso parte attiva la fase iniziale del progetto e che sono già stati coinvolti nei loro nuovi incarichi dall’ 1 gennaio 2018.
“Si tratta di persone oltre che di grande esperienza, altamente motivate, che hanno accettato questa nuova sfida con il sorriso sulle labbra consapevoli che si tratta di un progetto innovativo che può fare da spunto per altri – spiega la referente Dordoni- la convenzione è solo un atto amministrativo necessario che sancisce la data di partenza ma ora siamo noi che dobbiamo mettere in pratica i contenuti della convenzione.”
Gli operatori, un gruppo unito, affiatato e ricco di professionalità, rimangono gli stessi, hanno solo cambiato il contesto; sono inoltre stati coinvolti nel progetto anche educatori delle cooperative con alle loro spalle anni di esperienza. Sono proprio loro che chiamati in causa affermano “ Si tratta di una nuova sfida nella quale metteremo tutto il nostro impegno cercando di gestire al meglio i cambiamenti, ma soprattutto impegnandoci al meglio per non far subire agli utenti del nostro territorio alcuni accorgimenti dovuti al passaggio di gestione”.