Licenziato per giusta causa il capotreno che il 19 luglio scorso finse di essere stato accoltellato sul treno Piacenza – Milano Greco Pirelli. L’uomo aveva raccontato di aver chiesto i documenti a un passeggero di origine africana che, per tutta risposta, avrebbe estratto un coltello e lo avrebbe ferito ad una mano. L’aggressore, sempre secondo la versione del controllore, sarebbe poi scappato. Nella serata del 19 luglio era anche stato fermato un uomo che rispondeva all’identikit fornito dalla “vittima”: alto, di colore e con le treccine. Ma l’uomo arrestato era stato rilasciato poco dopo, una volta compreso che non aveva nulla a che fare con il fatto.
Dalle indagini, però, era emerso che il capotreno si era inventato tutto, forse per farla pagare a quel ragazzo africano con il quale pare avesse avuto un diverbio alcuni giorni prima. Le telecamere, infatti, mostrano chiaramente che sul treno quel giorno non c’era nessuno con Davide Feltri, il controllore in questione.
Dopo mesi di sospensione, Feltri è stato così licenziato. L’uomo, inoltre, è ora accusato di calunnia, simulazione di reato e interruzione di pubblico servizio. Non solo, Trenord chiederà al capotreno i danni per l’interruzione di servizio e per lo sciopero: un risarcimento che potrebbe aggirarsi intorno ai 300mila euro.