Erano stati arrestati alle 22 del 21 dicembre 2016 dal Maggiore Massimo Barbaglia. I coniugi lo stesso giorno erano stati fermati dai carabinieri del Nucleo Investigativo al casello di Piacenza Ovest. Le forze dell’ordine all’interno del loro furgone avevano trovato ben 400 chili di hascisc per il valore complessivo di oltre 4 milioni e mezzo di euro. I due oggi sono stati assolti. I giudici Gianandrea Bussi (presidente), Luca Milani e Ivan Borasi hanno respinto le richieste del sostituto procuratore Roberto Fontana che aveva chiesto l’assoluzione della moglie e la condanna a quattro anni di reclusione per il marito. Secondo Fontana il pregiudicato torinese e la consorte, una romena 48enne, non potevano non essere al corrente di quanto stavano trasportando a causa del fortissimo odore emanato dallo stupefacente.
Ad avere la meglio è stata però la tesi della difesa, formata dagli avvocati Guido Gulieri, per la donna, dall’avvocato Alessandra Salvadè, secondo cui i due sarebbero stati totalmente ignari della merce che stavano trasportando. Secondo i giudici, infatti, non ci sono prove sufficienti per dimostrare la loro consapevolezza. Nel frattempo la droga confiscata è stata incenerita.